Grenada: il premier pensa a smarcarsi dalla Corona britannica

Grenada: il premier pensa a smarcarsi dalla Corona britannica

5 Giugno 2023 0

Prima di acquisire l’indipendenza nel 1974, Grenada era una colonia britannica delle Indie Occidentali. Ancora oggi è una monarchia parlamentare che ha come Capo dello Stato il sovrano del Regno Unito. Dunque adesso, dopo Elisabetta II, è Carlo III a regnare ufficialmente sul piccolo Stato caraibico, nel quale è rappresentato dal governatore generale Cécile La Grenade. Il primo ministro, però, ha recentemente fatto sapere di ambire a trasformare il Paese in una repubblica slegata dall’ex Impero britannico.

La Repubblica e la Corona

In un’intervista a Sky News, il primo ministro Dickon Mitchell ha ribadito di credere nella trasformazione di Grenada in una repubblica. Eletto nel 2022, Mitchell spera di riuscire a portare il Paese alla piena indipendenza già nel prossimo futuro. Ha specificato che non si tratta di una priorità immediata del governo, che invece si vuole occupare nel breve termine di migliorare le condizioni economiche e sociali dei cittadini. Questi ultimi, dice il premier, non ritengono che il fatto di divenire una repubblica possa “fare la differenza” nella loro vita quotidiana.

Per avanzare sulla strada dell’autonomia occorre quindi più consapevolezza politica e più formazione al repubblicanesimo. Solo così, dice Mitchell, vedremo le energie galvanizzarsi e vedrete come ci muoveremo in quella direzione. Precisa poi che i buoni rapporti con la Gran Bretagna non saranno mai messi in discussione, sebbene vi siano stati episodi di segno contrario. Un esempio è statao lo scorso anno, quando Edoardo (il fratello minore di re Carlo) e sua moglie Sofia hanno cancellato la visita programmata a Grenada dopo aver subito proteste anticolonialiste durante del loro tour dei Caraibi. Anche il principe William era stato contestato per non essersi scusato per il passato schiavista del Regno Unito, pur esprimendo condanna verso la schiavitù. Mitchell chiosa: È sempre qualcosa di un po’ problematico spiegare perché le scuse sembrino così difficili da fare.

L’iniziativa giamaicana e il precedente di Barbados

Grenada potrebbe seguire le orme di altre due nazioni caraibiche, Barbados e Giamaica. Quest’ultima ha annunciato, proprio nei giorni dell’incoronazione di Carlo III, di aver dato impulso ai suoi piani di trasformazione in repubblica che vorrebbe realizzare nel 2024. Mitchell commenta così: La Giamaica ha una lunga storia. Nei confronti del Regno Unito i giamaicani sono molto orgogliosi, molto nazionalisti. Quindi credo che non appena vi sarà l’opportunità, decideranno ciò che è nel loro miglior interesse. Barbados invece si è staccata dalla Corona britannica nel 2021, quando regnava ancora Elisabetta II. Al posto di quest’ultima divenne capo dello Stato il governatore generale Sandra Prunella Mason col titolo di Presidente delle Repubblica. Carlo, che all’epoca era principe, si recò sull’isola per effettuare il passaggio di poteri dalla famiglia reale al nuovo presidente.

Mitchell preferirebbe non seguire l’esempio di Barbados, che ha mantenuto la figura di un capo di Stato con funzioni cerimoniali che si affianca a un premier eletto. Vorrebbe invece che vi fosse un unico leader politico scelto dal popolo. Secondo lui, il mantenimento di un soggetto al sopra del primo ministro, senza funzioni esecutive, presenterebbe un costo eccessivo per un piccolo Paese in via di sviluppo come Grenada.

I problemi con Barbados

Rispetto a Barbados non vi è soltanto diversità sulla visione della struttura statale, ma anche una forte concorrenza sul piano dell’istruzione superiore, in cui attualmente Grenada è rimasta indietro. La sua St. George’s University è stata per decenni un campus all’avanguardia nella regione, ma oggi le infrastrutture di Barbados appaiono più attraenti per i giovani caraibici. Vi è anzitutto una vita mondana e turistica più sviluppata, ma soprattutto vi è maggiore facilità di trasporto, specialmente via aerea, verso tutti i Paesi dell’area, Stati Uniti compresi. Infine, gioca a favore di Barbados il fatto che la Ross University School of Medicine sia stata trasferita sull’isola dopo l’uragano del 2019.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

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