Giappone, il prezzo del riso continua a salire: Tokyo riprende le importazioni

Giappone, il prezzo del riso continua a salire: Tokyo riprende le importazioni

28 Aprile 2025 0

In Giappone l’aumento del prezzo del riso è ormai costante da quasi quattro mesi, più che raddoppiato rispetto allo scorso anno. La causa del fenomeno pare derivi da una combinazione di fattori diversi: problemi nella distribuzione, un’estate particolarmente calda che ha guastato i raccolti e infine una corsa all’accaparramento dettata dal panico.

Le iniziative del governo

Il governo ha tentato di alleggerire i costi che gravano sui consumatori e a questo scopo ha deciso di ricorrere a un’azione inconsueta. Nelle scorse settimane ha stabilito di ricorrere alle riserve nazionali di riso, cosa che avviene solitamente a seguito di catastrofi naturali o della perdita dei raccolti. Le scorte sono già piuttosto basse, essendo state intaccate appena due anni fa dopo che le alte temperature avevano danneggiato l’agricoltura. L’anno scorso, l’afflusso record di turisti ha accentuato ancor di più il consumo di riso, diminuendone ulteriormente le quantità disponibili.

Purtroppo l’impatto di questa misura non è stato sufficiente. Tokyo si è così risolta a un’altra decisione altrettanto inconsueta: importare riso dall’estero. Generalmente i giapponesi sono estremamente scettici nei confronti del riso straniero: si ricorda ancora il fallimento delle vendite del riso thailandese nel 1993, giunto poiché l’estate fredda avesse ridotto molto i raccolti. Così, nelle scorse settimane sono arrivati dei carichi dalla Corea del Sud, i primi dal 1999, mentre si aprono grosse opportunità anche per il riso statunitense.

L’import di riso americano

L’importazione di riso americano viene vista come uno strumento negoziale nelle trattative con Washington a proposito dei dazi. Trump ha criticato il sistema del WTO che consente al Giappone di importare grossi quantitativi liberi da tariffe doganali. Tokyo vuole venire incontro alle richieste della Casa Bianca e avere così più margine di manovra in altri ambiti. Oggi è disposta a importare il riso californiano, il cui prezzo è già raddoppiato rispetto all’anno scorso, ma resta comunque più conveniente di quello giapponese.

Il ministro dell’Agricoltura Taku Eto non è particolarmente entusiasta delle importazioni di riso. Secondo lui vi è il serio rischio di determinare la dipendenza alimentare del Giappone dagli USA e da altri Paesi e contemporaneamente di far diminuire la produzione interna, con conseguente perdita di posti di lavoro. Il Partito Liberal Democratico al governo teme di perdere il sostegno politico del comparto agricolo nipponico, una delle sue componenti più importanti, in vista delle prossime elezioni della Camera dei Consiglieri previste per luglio. Dice Eto: Nutro seri dubbi sull’opportunità di comprare qualcosa dall’estero solo perché costa poco, ad esempio se il riso straniero possa aiutare a garantire la sicurezza alimentare e a rispondere alle esigenze dei cittadini nel lungo periodo.

Redazione Strumenti Politici
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