Elizabeth Holmes da miliardaria a condannata per truffa
Elizabeth Holmes, fondatrice della startup Theranos, è stata condannata ad oltre 11 anni di carcere per aver truffato, per oltre un decennio, gli investitori. Il giudice Edward Davila del tribunale di San Josè ha deciso comunque che dovrà scontare il carcere non prima del prossimo aprile visto che è incinta. Anche il suo co-cospiratore Ramesh Balwani, un ex dirigente di Theranos che ha aiutato Holmes a coltivare la sua immagine simile a Steve Jobs, è stato dichiarato colpevole di 12 accuse di frode nel luglio scorso. La 38enne era stata riconosciuta colpevole lo scorso gennaio per aver ingannato gli investitori sostenendo di aver sviluppato un sistema medico rivoluzionario che poteva individuare malattie grazie a poche gocce di sangue, addirittura senza dover toccare il corpo nelle ultime dichiarazioni. Negli anni era riuscita a diventare la più giovane miliardaria al mondo di prima generazione, la sua fortuna era stimata a circa 9 miliardi di dollari portandola sulle copertine delle principali riviste medico scientifiche ed economiche, nel 2018 è colata a picco.
Il New York Times, commentando lo scorso gennaio la sua prima condanna a quattro degli undici capi d’accusa che le venivano contestati, ha fortemente criticato non solo Holmes ma anche il sistema della Silicon Valley e dei media compiacenti che non vedono l’ora ci consacrare il nuovo miliardario prodigio. Peccato che “Ogni volta che qualcuno – un controllore, un investitore, un giornalista – voleva sapere qualcosa in più su come funzionavano esattamente le macchine Theranos, l’azienda gridava “segreti commerciali”. Il vero segreto, ovviamente, era che Theranos non aveva segreti commerciali perché le sue macchine non funzionavano. Ma la sua risposta ha funzionato per molto tempo“.
Rimarrà agli annali quanto affermato da William Perry, un membro del consiglio di Theranos. Perry era segretario alla difesa sotto il presidente Bill Clinton, matematico, ingegnere e professore di Stanford. Quindi non uno sprovveduto. Eppure nel 2014 intervistato dal New Yorker affermò che la signora Holmes “a volte è stata definita un altro Steve Jobs, ma penso che sia un paragone inadeguato. Ha una coscienza sociale che Steve non ha mai avuto. Era un genio; lei è una persona con un grande cuore”.
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