E adesso vedetevela voi: Trump scarica l’Ucraina sulle spalle dell’Europa

E adesso vedetevela voi: Trump scarica l’Ucraina sulle spalle dell’Europa

26 Settembre 2025 0

Cambio repentino di retorica da parte di Trump: con belle parole di lode e incoraggiamento il presidente americano ha scaricato la patata bollette del conflitto ucraino sugli “alleati” europei. Vogliono affrontare la Russia e sconfiggerla? Prego, facciano pure. E buona fortuna, ha scritto Trump nel suo post.

Le dichiarazioni di Trump

Il 23 settembre Trump ha incontrato Zelensky in un vertice bilaterale, con toni e atteggiamenti totalmente diversi dalla baruffa di febbraio. La nota più importante è arrivata dopo, col post che ha pubblicato su Truth Social. Dal suggerire a Kiev di lasciare ai russi in cambio della tregua i territori già persi, passa a delineare le chance ucraine di riprendersi tutto quanto, vincendo la guerra e restaurando i confini del 1991. Lo può fare con l’aiuto dell’Unione Europea, sottolinea Trump.

Per quanto riguarda Mosca, dalle lodi elargite a Putin in Alaska è passato a sminuire la Russia, la cui economia sarebbe mal ridotta e il cui esercito non ha saputo concludere un’operazione che avrebbe dovuto richiedere pochissimo tempo, data la superiorità militare di Mosca. Tutto ciò non fa onore alla Russia, che anzi pare una “tigre di carta”, scrive. Tali concetti per lui inediti li ha poi ribaditi nel suo intervento all’80 esima sessione dell’Assemblea Generale dell’ONU a New York.

Adesso tocca all’Europa

Nelle sue dichiarazioni, il presidente americano ha dedicato pochissime frasi all’Unione Europea. In realtà si è trattato delle parole più significative, perché indicano il concetto principale di Trump: come scrive il New York Times, d’ora in poi la Casa Bianca “di questa guerra se ne laverà le mani”. Lo pensa anche l’ex consigliere alla sicurezza nazionale John Bolton, che ha servito nel primo mandato di Trump. Convergono su questo punto i commenti dei diplomatici e dei politici che anonimamente danno ai media la propria interpretazione.

Reuters riporta quanto suggerisce l’esponente di un Paese dell’Europa Orientale: secondo lui, Trump ha cominciato a sganciarsi dalla questione ucraina lanciando agli europei il messaggio che adesso si tratta di un loro problema. Concorda con lui un funzionario dell’Europa Occidentale: il senso del messaggio è “Tocca a voi”. Bruxelles per il momento resta in attesa di conferme, perché sa che Trump potrebbe cambiare nuovamente idea. È impossibile capire quali siano davvero le sue convinzioni e, come riferisce Politico, con una telefonata a Putin potrebbe presto ribaltare il tavolo.

Ambiguità strategica

Le ultime uscite di Trump in effetti somigliano pericolosamente alle sparate clamorose a cui ha abituato da anni l’opinione pubblica. Che Kiev sia in grado di vincere e riprendersi tutti i territori è una posizione che nemmeno Biden aveva mai espresso con tanta convinzione. Allora significa che Trump è diventato improvvisamente tifoso di Zelensky? Che si è trasformato in un deciso sostenitore della causa ucraina? Gli analisti ci vanno cauti: la sua è soltanto ambiguità strategica, una delle sue armi preferite nei negoziati, che siano di affari o di politica internazionale. D’altronde, finché non prende misure concrete per aiutare l’Ucraina, ad esempio nuove sanzioni contro la Russia o un riarmo pesante delle forze di Kiev, si tratta solamente di parole.

Delle tante parole già sentite dal presidente americano, sottolinea il direttore dell’Istituto McCain Evelyn Farkas. Mancano le decisioni vincolanti, mancano le azioni, spiega. Dello stesso parere l’ex ambasciatore statunitense in Polonia Daniel Fried, che si dice contento per questa espressione di supporto verso l’Ucraina, ma che si sente cinico nell’evidenziare l’inutilità delle dichiarazioni di Trump finché non darà loro un seguito concreto. Per adesso è un modo di iniziare a disimpegnare gli USA dalla questione. Il presidente è stufo di fare il mediatore di un accordo di pace che tarda ad arrivare. Mentre si attende la replica russa, nel frattempo una cosa è certa: nella sua guerra per procura l’Europa dovrà fare da sola, se vorrà davvero vincere il conflitto contro la Russia. E infatti Trump conclude il post con una frase che sembra l’augurio finale di un film hollywoodiano: Buona fortuna a tutti!

Martin King
Martin King

Iscriviti alla newsletter di StrumentiPolitici