Donald Trump eletto 47esimo presidente degli Stati Uniti con la promessa di fermare le guerre
Donald Trump ha superato la soglia dei 270 grandi elettori necessari per essere eletti alla Casa Bianca. Attualmente sono 276, con i dieci grandi elettori ottenuti con la vittoria nello stato del Wisconsin. Ad annunciarlo definitivamente è stata la Cnn alle ore 11.34. Fox News aveva dato la notizia già alcune ore prima quando ormai era evidente che i seggi ancora da scrutinare avrebbero assegnato una maggioranza storica all Tycoon newyorkese. Inaspettatamente, rispetto ai sondaggi che erano stati fatti circolare negli ultimi giorni, anche da parte della stessa Cnn, Trump prevale anche nel voto popolare. Un primato che gli era sfuggito durante la sua prima elezione quando Hillary Clinton aveva perso per il peso dei delegati ma avendo raccolta la maggioranza dei consensi popolari.
Il suo ritorno alla Casa Bianca, con l’Inauguration day, è previsto per il prossimo 20 gennaio.
Il discorso
Il discorso della vittoria Trump lo pronuncia quando la corsa era ancora ritenuta ‘too close to call‘ per i quotidiani dem.
È stata una magnifica vittoria del popolo americano. L’America ci ha dato un mandato senza precedenti.
Ha detto il repubblicano parlando al suo ‘watch-party’ organizzato in Florida, poco dopo che le proiezioni di Decision Desk HQ e Fox News lo avevano dato vincitore contro Kamala Harris. “Voglio ringraziare il popolo americano per lo straordinario onore di essere stato eletto 47esimo presidente”, ha detto Trump, accompagnato sul palco da tutta la famiglia, con la moglie Melania e i figli, promettendo alla folla di sostenitori che “aiuteremo il Paese a guarire“. Il ritorno di Trump giunge al termine di una campagna travagliata e piena di colpi di scena, passata per due attentati al tycoon e il ritiro di Joe Biden dalla corsa in favore di Harris. Decisivi per Trump sono stati, com’era atteso, gli Stati chiave.
I Swing State
Dei 7 cosiddetti ‘swing State’ – cioè Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin – al tycoon ne sono stati assegnati inizialmente con certezza 3, North Carolina, Georgia e soprattutto la Pennsylvania, considerato il più cruciale degli Stati chiave per il suo bottino di 19 voti elettorali. Poi la vittoria è scattata quando è stato dato vincitore anche in Wisconsin, che lo ha fatto volare a 277 voti elettorali contro i 224 della vicepresidente Dem.
Oltre che nella corsa per la Casa Bianca, i repubblicani hanno raccolto risultati ottimi anche al Congresso, riconquistando ufficialmente la maggioranza al Senato, dopo quattro anni di opposizione, dopo che la senatrice Deb Fischer si è assicurata la rielezione in Nebraska.
Ancora in dubbio la maggioranza alla Camera
Il controllo della Camera invece viene ancora ritenuto ‘too close to call’; il Gop spera naturalmente di mantenerlo, perché questo gli garantirebbe mano libera a Washington per l’agenda di Trump. Nel suo discorso della vittoria Trump ha citato Elon Musk, definendolo un “supergenio” e ringraziandolo per il suo sostegno. Ha promesso che combatterà “tutti i giorni per voi fino all’ultimo respiro” e “sarà l’età dell’oro dell’America”.
Soprattutto ha fatto un riferimento alla situazione internazionale: “Dicono che inizierò delle guerre, ma non lo farò, vi metterò fine”. Sul palco con lui ha chiamato a parlare anche il suo vice con cui ha corso in ticket, JD Vance, che ha assicurato che “sotto la guida del presidente Trump non smetteremo mai di lottare per voi, per i vostri sogni, per il futuro dei vostri figli e, dopo la più grande rimonta politica della storia americana, guideremo la più grande rimonta economica della storia americana“.
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