Coronavirus, quattro domande al noto virologo Roberto Burioni
Il coronavirus è veramente letale?
Normalmente é un virus trattabile nella gran parte dei casi, in una piccola percentuale di casi e di condizioni – come sempre avviene quando si parla di virus – può portare anche alla morte. I numeri che girano oggi però non quadrano. Con i numeri che arrivano dalla Cina risulterebbe un tasso di mortalità pari al 3%, non sta né in cielo né in terra. La Spagnola per chiarirci portò alla morte del 2% di chi contrasse il virus e fu una catastrofe. Dalla Cina non stanno arrivando in questo momento dati attendibili sul numero complessivo di contagiati, secondo me sono sottostimati.
Non riscontra un certo ritardo da parte prima della Cina e poi dell’Oms nell’affrontare l’emergenza?
Ho la sensazione che la Cina stia reagendo con grande energia in questo momento. Non lo è stato altrettanto quando si sono presentati i primi casi. Ora é più difficile rincorrere l’emergenza. Sull’Oms non mi esprimo perché non ho seguito le tempistiche delle comunicazioni.
Liguori ha parlato di virus nato in laboratorio…?
Non esiste. Questo virus come altri è di natura animale. Si è adattato all’uomo in un secondo momento.
Sui social circola l’invito ad attivare una profilassi con Tachipirina per evitare il contagio da coronavirus. Si tratta di una fake news?
Sì è una fake news. Ad oggi non esistono né vaccini né farmaci per la profilassi. Per non essere contagiato basta evitare banalmente il contatto con una persona infetta. E’ certamente curabile, sostenendo il paziente in modo che guarisca in modo autonomo con i farmaci in nostro possesso. Ripeto non esistono però cure specifiche in questo momento per debellare l’epidemia in corso e non penso, per essere credibili, che il vaccino possa essere prodotto entro un anno.
Nato a Torino il 9 ottobre 1977. Giornalista dal 1998. E’ direttore responsabile della rivista online di geopolitica Strumentipolitici.it. Lavora presso il Consiglio regionale del Piemonte. Ha iniziato la sua attività professionale come collaboratore presso il settimanale locale il Canavese. E’ stato direttore responsabile della rivista “Casa e Dintorni”, responsabile degli Uffici Stampa della Federazione Medici Pediatri del Piemonte, dell’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte. Ha lavorato come corrispondente e opinionista per La Voce della Russia, Sputnik Italia e Inforos.