Etiopia nei BRICS: riforestazione e ricerca di nuovi investimenti

Etiopia nei BRICS: riforestazione e ricerca di nuovi investimenti

10 Novembre 2024 0

L’Etiopia ha partecipato per la prima volta in qualità di membro al summit dei BRICS tenutosi in Russia dal 22 al 24 ottobre. A guidare la delegazione di rappresentanza a Kazan c’era il premier Abiy Ahmed. La sua presenza non è stata marginale e se ne è accorto anche il giornale finanziario americano Bloomberg, che ha parlato del “nuovo ruolo” dell’Etiopia nell’allargamento dei BRICS.

Una nuova fase

Per la seconda nazione più popolosa del continente africano si tratta di un nuovo inizio o comunque dell’apertura di una nuova fase nelle relazioni internazionali. Come affermato dal governatore della Banca nazionale dell’Etiopia Mamo Mihiretu, lo status di membro BRICS rappresenta per il Paese una nuova era sul palcoscenico globale. Soprattutto in prospettiva futura, secondo lui, Addis Abeba è destinata ad avere un ruolo strategico sia in Africa che nel mondo, grazie alle sue ricche relazioni diplomatiche, alle dimensioni demografiche e all’economia in crescita. E senza dimenticare i grossi investimenti in corso nelle energie pulite e nella transizione digitale. Per questi e altri motivi l’ammissione al gruppo dei BRICS non costituisce in nessun modo una sorpresa, conclude Mihiretu, anzi è il riconoscimento del crescente peso etiope.

Alla ricerca di investimenti

L’Etiopia si propone come polo recettore di investimenti in molti settori. Parlando in videoconferenza al BRICS Business Forum tenutosi poco prima del summit di Kazan, il premier Ahmed ha esortato i membri del gruppo ad approfittare delle opportunità del suo Paese. Ha dichiarato: L’Etiopia ha implementato riforme economiche audaci che mirano a rendere l’economia più aperta al business. Queste misure trasformative includono la liberalizzazione di settori chiave come le telecomunicazioni e la finanza. Aggiunge: Questi settori hanno un enorme potenziale di crescita e di innovazione e investendo in queste aree, i Paesi BRICS possono beneficiare della posizione strategica dell’Etiopia come porta di ingresso verso i Paesi africani. Addis Abeba vorrebbe anche l’appoggio della Nuova Banca di Sviluppo, l’istituto finanziario dei BRICS. Ciò sarebbe di grande aiuto visti i problemi che il Paese ha avuto nell’accordarsi col Fondo Monetario Internazionale (FMI) per ristrutturare il suo debito estero.

Rapporti con la Russia

Ed è lo stesso gruppo BRICS a invocare una riforma dell’FMI e della Banca Mondiale, allo scopo di favorire uno sviluppo globale più equo e giusto. Lo ha detto l’ambasciatore russo in Etiopia Evgeny Terekhin in occasione del vertice di ottobre. Ha evidenziato le possibilità offerte da questo Paese: i suoi abbondanti terreni coltivabili, le ampie risorse minerarie, il potenziale delle energie rinnovabili e un fiorente settore tecnologico contribuiscono tutti a una prospettiva ottimistica. Ha anche sottolineato come l’Etiopia abbia forti relazioni e legami commerciali con gli altri Paesi del blocco, fra cui Cina, India, Emirati Arabi e infine la Russia stessa. Poi c’è il Sudafrica, che accoglie una larga comunità di etiopi emigrati. A latere del summit di Kazan, il premier Ahmed ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin per un incontro bilaterale.

Rapporti col Brasile

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva aveva compiuto una visita ufficiale ad Addis Abeba lo scorso febbraio. Oggi l’ambasciatore in Etiopia Jandyr Ferreira dos Santos ha spiegato come rafforzare i rapporti fra i due Paesi. Lo possono fare anzitutto in ambito agricolo ed energetico: Il Brasile, con le sue competenze avanzate in fatto di agricoltura tropicale e produzione di cibo, può rinforzare il partenariato con l’Etiopia condividendo conoscenze, tecnologia e pratiche migliori al fine di accrescere i risultati agrari. Inoltre, dice l’ambasciatore, entrambi i Paesi sono impegnati nello sviluppo sostenibile e nella promozione delle energie rinnovabili. Possono quindi effettuare sforzi congiunti in progetti di ricerca e di condivisione delle conoscenze per le tecnologie verdi. Infine ha sottolineato come con l’adesione ai BRICS l’Etiopia può essere insieme al Brasile promotrice di una cooperazione “Sud-Sud” che enfatizzi solidarietà e benefici reciproci in alternativa al modello dell’Occidente.

Riforestazione e sviluppo sostenibile

La collaborazione desiderata dall’Etiopia con gli altri membri BRICS riguarda anche la riforestazione e la conservazione delle riserve boschive. Al riguardo è in atto un dialogo fra l’Istituto di Affari Esteri etiope e l’Istituto di Affari Internazionali sudafricano. Con l’adesione al blocco, Addis Abeba spera di aumentare le sue capacità di resilienza climatica e sviluppo a basso impatto carbonico, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2063 dell’Unione Africana. L’impegno etiope è di mostrare di voler combattere la deforestazione e il degrado boschivo, grazie alla Green Legacy Initiative. L’Etiopia ha partecipato per la prima volta in qualità di membro al summit dei BRICS tenutosi in Russia. A guidare la delegazione di rappresentanza a Kazan c’era il premier Abiy Ahmed. La sua presenza non è stata marginale e se ne è accorto anche il giornale finanziario americano Bloomberg, che ha parlato del “nuovo ruolo” dell’Etiopia nell’allargamento dei BRICS.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

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