3 Aprile 2022 – Ungheria viene riconfermato presidente Viktor Orban. In Serbia, vince Vucic. Salta corridoio umanitario Mariupol. Mosca chiede Consiglio di sicurezza Nazioni Unite respingendo accuse eccidio Bucha

3 Aprile 2022 – Ungheria viene riconfermato presidente Viktor Orban. In Serbia, vince Vucic. Salta corridoio umanitario Mariupol. Mosca chiede Consiglio di sicurezza Nazioni Unite respingendo accuse eccidio Bucha

4 Aprile 2022 0

In Ungheria gli elettori riconfermano per un quarto mandato Viktor Orban. Ad oltre il 70% dello scrutinio, il premier uscente risulta in netto vantaggio, con la coalizione composta dal partito di governo Fidesz e dai cristiano-democratici di Kdnp, premiata da oltre iil 55% delle preferenze, che si tradurrebbero in 135 seggi, su un totale di 199. In Europa molti media avevano profetizzato la sua sconfitta sia per posizioni morbide nei confronti della Russia sia perchè, per la prima volta, le opposizioni si presentavano unite in coalizione.

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha rivendicato una larga vittoria al primo turno delle presidenziali di oggi, unitamente al grande successo del suo Partito del progresso serbo (Sns, conservatore) nelle parlamentari anticipate tenutesi in contemporanea alle presidenziali e alle amministrative a Belgrado e in altri 13 Comuni. La sua riconferma dovrebbe aggirarsi fra il 59,9% e il 61% dei suffragi.

Salta il corridoio umanitario a Mariupol, a denunciarlo il Ministero della difesa russa, che spiega come la via di evacuazione vicino a Mariupol sarebbe stata colpita dal fuoco intensivo delle unità dell’esercito ucraino e dei battaglioni nazionalisti “che hanno usato mortai e armi pesanti“. Sono invece 2.694 le persone evacuate domenica attraverso gli altri corridoi umanitari in Ucraina. 

La Russia ha chiesto di convocare una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite domani per discutere della “provocazione” avvenuta a Bucha, in Ucraina. Lo ha annunciato l’ambasciatore Dmitry Polyansky, primo vice rappresentante permanente della Federazione Russa all’Onu. “Alla luce della palese provocazione dei radicali ucraini a Bucha, la Russia ha chiesto la convocazione di una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu nel pomeriggio di lunedì 4 aprile“. Secondo il ministero della Difesa a Mosca, le truppe russe hanno abbandonato il villaggio di Bucha, nella regione di Kiev, il 30 marzo e “le prove di crimini” sono apparse solo dopo 4 giorni, quando sono arrivati in città gli uomini del servizio di sicurezza ucraino. Intanto l’amministrazione Biden pensa a nuove sanzioni contro la Russia dopo quanto emerso a Bucha, sobborgo di Kiev. 

Un messaggio a Putin? I messaggi che ho dato a tutte le autorità sono quelli che ho fatto pubblicamente. Non faccio doppio linguaggio. Faccio sempre lo stesso. Credo che nella sua domanda c’è anche un dubbio su guerre giuste e ingiuste. Ogni guerra nasce da una ingiustizia, sempre. Perché c’è lo schema di guerra. Non c’è lo schema di pace“. Lo ha detto Papa Francesco sul volo di rientro dal viaggio a Malta lo riporta Vatican News

L’Iran sostiene che il negoziato sul nucleare è “vicino” a un accordo. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri iraniano, Hosein Amir Abdolhian, il quale ha aggiunto che Teheran ha presentato le sue proposte a Washington. 

Il presidente cileno Gabriel Boric è giunto oggi a Buenos Aires per una visita di due giorni volta a rafforzare le relazioni bilaterali e mettere a punto strategie comuni vantaggiose per le due nazioni. Si tratta della prima visita all’estero del capo dello Stato cileno dopo il suo insediamento l’11 marzo scorso. 

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, saluta “positivamente” la decisione dell’Italia di aumentare il bilancio della Difesa al 2% del Pil.

Sprint finale per i candidati alle presidenziali francesi, con il primo turno in programma domenica prossima. Dopo il grande comizio di ieri – primo e ultimo di questa fase della campagna elettorale – da parte di Emmanuel Macron, diversi candidati hanno oggi chiamato a raccolta i propri sostenitori: : a Tolosa Jean-Luc Me’lenchon (sinistra radicale de La France Insoumise), che i sondaggi danno terzo con il 15% dietro a Macron (27%) e Marine Le Pen (22%), a Parigi la candidata della destra Re’publicains Vale’rie Pe’cresse, in picchiata nei sondaggi ormai sotto al 10%, e la sindaca di Parigi, la socialista Anne Hidalgo, con appena l’1,5% delle intenzioni di voto. 

L’Ucraina non otterrà dalla Germania 100 veicoli corazzati da combattimento del tipo Marder richiesti a Berlino.

L’entità serba della Bosnia, la Republika Srpska, otterrà la possibilità di organizzare le sue elezioni parlamentari. Lo ha detto l’esponente serbo della presidenza di turno bosniaca, Milorad Dodik, secondo quanto riferito dal portale di informazione “Klix“.

La Corte suprema del Pakistan rivedrà “tutti gli ordini e tutte le azioni” del primo ministro Imran Khan e del presidente Arif Alvi. Lo ha annunciato il giudice capo Umar Ata Bandial dopo che il capo dello Stato, su suggerimento del capo del governo, ha sciolto le camere e convocato nuove elezioni entro 90 giorni. La decisione è stata assunta dopo che il vice presidente dell’Assemblea nazionale, Qasim Suri, ha rifiutato di far votare una mozione di sfiducia presentata dall’opposizione che, con ogni probabilita’, avrebbe provocato la caduta del governo di Imran Khan.

La guerra è imprevedibile e stiamo giocando con il fuoco. Stiamo permettendo che un conflitto regionale possa andare in metastasi e diventare un conflitto globale. Ecco perchè penso che dobbiamo stare molto attenti che i leader del mondo non spingano gli ucraini verso la loro fine“. Lo ha detto Steve Bannon, l’ex stratega di Donald Trump, in un’intervista esclusiva ‘Zona Bianca‘ su Retequattro.

Un corteo di auto con le bandiere russe ha attraversato oggi alcuni quartieri della città di Berlino. Secondo la Dpa, circa 900 persone hanno partecipato alla manifestazione, organizzata per sostenere la comunità russa contro gli episodi di discriminazione dovuti alla guerra in Ucraina. 

Il principe giordano Hamzah bin al Hussein – fratellastro di re Abdullah II di Giordania – ha rinunciato al suo titolo. Lo riferisce l’emittente “Al Arabiya“. Circa un anno fa, l’ormai ex principe e’ stato accusato di aver ordito un complotto per “destabilizzare” il regno. 

Marco Fontana
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