19 Giugno 2022 – Francia, alle elezioni politiche vince Macron ma senza maggioranza; Le Pen segna il record di seggi ma non sfonda. Austria riapre centrale a carbone. Lavrov precisa che ha diritto ad esprimere la propria voce sulle questioni internazionali. Nigeria, assaltate 2 chiese cattoliche

19 Giugno 2022 – Francia, alle elezioni politiche vince Macron ma senza maggioranza; Le Pen segna il record di seggi ma non sfonda. Austria riapre centrale a carbone. Lavrov precisa che ha diritto ad esprimere la propria voce sulle questioni internazionali. Nigeria, assaltate 2 chiese cattoliche

20 Giugno 2022 0

Con quasi il 98% dei seggi scrutinati (565 su 577 totali) sono questi i risultati delle elezioni legislative francesi: la coalizione del presidente Emmanuel Macron, Ensemble!, ottiene 236 seggi, la Nupes di Jean-Luc Melenchon 130 seggi, il Rassemblemnt National 89 seggi, i Republicains 63 seggi, altri partiti di sinistra 13 seggi, altri partiti di destra 9 seggi, partiti di centro 4 seggi, estrema destra 2 seggi, regionalisti 6 seggi. 

Il governo austriaco ha annunciato la rimessa in funzione di una centrale a carbone per far fronte alla carenza di energia determinata dai tagli alle forniture di gas decisi dalla Russia.

Armando l’Ucraina, gli Stati Uniti “stanno cercando di realizzare quello che avevano annunciato molto tempo fa, cioè che la Russia deve stare al suo posto, che la Russia non ha diritto alla propria voce nelle questioni internazionali, che la Russia deve obbedire alle regole inventate dagli Stati Uniti. Questo è tutto. Credo che capiscano molto bene che non ci riusciranno“. Lo ha detto il ministro degli Esteri russi Serghei Lavrov in un’intervista a Rossiya 1. Intanto non poteva esserci prigione più simbolica a Mosca, secondo Ansa, in cui rinchiudere i comandanti del reggimento Azov. La notizia della loro incarcerazione a Lefortovo, diffusa dall’agenzia statale Tass, riporta al centro delle cronache il penitenziario che per decenni è stato il luogo in cui venivano confinati i nemici della Russia. Dietro le sue mura è finito il fior fiore della dissidenza in epoca sovietica, dalle vittime delle Grandi Purghe del ’37 allo scrittore Aleksandr Solzenicyn.

Il Partito Popolare spagnolo (Pp) esulta per la grande vittoria ottenuta in Andalusia, dove potrà governare con la maggioranza assoluta dopo aver ottenuto 58 seggi (l’ultimo strappato proprio alla fine dello scrutinio). “E’ un sogno diventato realtà“, ha detto a cronisti il candidato popolare e governatore uscente Juanma Moreno. “Sapremo governare per tutti“, ha poi aggiunto dal palco allestito per festeggiare la sua vittoria, “abbiamo fatto la storia in Andalusia“. 

L’Associazione Cristiana della Nigeria ha condannato gli attacchi di domenica e ha denunciato che le chiese in Nigeria sono diventate “bersagli” di gruppi armati. Sono state attaccate due chiese, uccisi 3 fedeli e risultano numerosi rapiti.

Il senatore di sinistra Gustavo Petro ha accresciuto il suo vantaggio sullo sfidante Rodolfo Hernandez, cominciando ad assaporare una possibile vittoria quando lo scrutinio dei voti del ballottaggio presidenziale svoltosi oggi in Colombia ha raggiunto il 65,23%. Al leader del Pacto Historico il Registro nazionale elettorale attribuisce il 51,03% dei suffragi, mentre al candidato indipendente conservatore ne sono assegnati il 46,74%.

La ministra della Transizione Ecologica, Amelie de Montchalin, esponente di punta del governo francese, è uscita sconfitta dal secondo turno delle elezioni legislative francesi. Secondo quanto riferito dai media francesi, Montchalin lascerà l’incarico. 

La Russia ha “evacuato” oltre 1,9 milioni di ucraini in Russia dall’inizio dell’invasione, 307.423 dei quali sono bambini: lo ha detto, citato da Interfax, il capo del Centro nazionale di gestione della difesa della Federazione Russa Mikhail Mizintsev

Il presidente venezuelano Nicolas Maduro si è recato in Kuwait, quarta tappa del tour internazionale che lo ha visto anche in Turchia, Algeria e Iran. 

Una domenica di forte preoccupazione nelle due principali città dell’Ucraina. Kharkiv, la metropoli a est a circa 40 chilometri dal confine russo, è da giorni nuovamente sotto attacco ma le ultime ventiquattr’ore sono state davvero complicate. Il sindaco Igor Terekhov ha consigliato ai propri concittadini di restare il più possibile nei rifugi evitando di uscire. I russi hanno riconquistato terreno soprattutto nella parte settentrionale e orientale e hanno ricominciato a bombardare insistentemente non solo i villaggi a nord ma anche parte del centro. A Kiev la situazione è meno grave ma dopo giorni di “silenzio” nella Capitale ci sono state nuove esplosioni in mattinata

Marco Fontana
marco.fontana

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