16 Febbraio 2024 – Per il NYT dietro attacco ai gasdotti iraniani ci sarebbe Israele

16 Febbraio 2024 – Per il NYT dietro attacco ai gasdotti iraniani ci sarebbe Israele

17 Febbraio 2024 0

Il New York Times scrive che dietro gli attacchi ai due principali gasdotti iraniani all’inizio di questa settimana c’è Israele. Le fonti della notizia sono due funzionari occidentali e uno stratega militare affiliato al Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane.

Donald Trump potrebbe arrivare a pagare più di 450 milioni di dollari, cento in più di quanti indicati nella sentenza emessa oggi dal giudice di New York Arthur Engoron, che ha condannato il tycoon, due figli e la compagnia di famiglia per frode fiscale e finanziaria. Lex presidente degli Stati Uniti attacca “Il sistema giudiziario nello Stato di New York, e l’America nel suo insieme, è sotto attacco da parte di giudici e pubblici ministeri partigiani e prevenuti“.

L’oppositore russo, Aleksei Navalny, 47 anni, è morto nella colonia penale n. 3 dell’Okrug autonomo di Yamalo-Nenets. “Il 16 febbraio di quest’anno, nella colonia correzionale n. 3, il detenuto Navalny A.A. si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza. Gli operatori sanitari dell’istituto sono immediatamente arrivati ed è stata chiamata una squadra medica di emergenza“, si legge nel comunicato. L’Occidente si scaglia contro il presidente Putin ma la Duma respinge le accuse. Il presidente Vjacheslav Volodin “L’Occidente beneficia della morte di Navalny”. Della stessa opinione lo scrittore russo, naturalizzato italiano, Nicolai Lilin: “Una grande operazione di propaganda. Mi spiace per la sua morte e non so cosa sia accaduto, quello che posso dire è che il suo decesso a Putin non serve a nulla. l’uomo che agli inizi degli anni 2000 si è unito ai nazisti in Russia, poi quando Putin ha sconfitto il nazismo all’interno del Paese è stato avvicinato dal Dipartimento di Stato americano, che ne ha fatto uno strumento dell’Occidente contro il sistema russo. non faceva paura a nessuno in Russia con un consenso che al massimo della sua popolarità ha raggiunto il 5%. E’ più facile che lo abbia ucciso chi lo ha creato, considerandolo una ‘cartuccia già sparata’“.

I soldati dell’esercito russo hanno issato le bandiere nel centro della città di Avdiivka nel Donetsk. Lo scrivono i media russi citando il portale ‘Mash‘.

Il dipartimento di Stato Usa ha annunciato nuove restrizioni all’emissione di visti nei confronti di più di cento funzionari pubblici in Nicaragua. Continua la politica sanzionatoria contro gli abusi dei diritti umani e delle libertà fondamentali nel Paese da parte del governo del presidente Daniel Ortega.

Il leader del gruppo libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato oggi che Israele “pagherà con il sangue” per l’uccisione dei civili nel sud del Libano.

Domenica 18 febbraio circa 2,7 milioni di elettori sono chiamati a votare in Galizia per il rinnovo del Parlamento regionale. Si tratta di un appuntamento importante per la politica spagnola che cade dopo le elezioni generali di fine luglio e che metterà alla prova più la leadership del presidente del Partito popolare, Alberto Núñez Feijóo, che quella del premier socialista Pedro Sanchez.

Il ministero della Giustizia russo ha aggiunto il banchiere Oleg Tinkov e la giornalista Anna Narinskaja, alla lista degli “agenti stranieri” ovvero l’elenco delle persone che ricevono finanziamenti esteri.

Non c’è nessuna minaccia nucleare per gli americani da quello che stanno facendo i russi nello spazio” ha rassicurato il presidente Usa Biden smentendo gli articoli scandalistici usciti nelle scorse ore.

Per la prima volta dopo anni, una delegazione della sede Aics-Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo di Nairobi ha potuto realizzare una missione in Somalia al di fuori dell’area iper-protetta dell’aeroporto di Mogadiscio.

Myat Thu Tan, giornalista birmano che collaborava per il portale online “Western News” e con altri media locali, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco lo scorso 31 gennaio mentre si trovava in custodia militare a Mrauk-U, nello Stato di Rakhine, nell’ovest del Myanmar.

 

 

 

 

 

 

 

Redazione Strumenti Politici
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