Zanzare geneticamente modificate: il Burkina Faso blocca il progetto della Fondazione Gates

Zanzare geneticamente modificate: il Burkina Faso blocca il progetto della Fondazione Gates

25 Agosto 2025 0

Il Burkina Faso dice stop a un progetto di ricerca sponsorizzato dalla fondazione di Bill Gates. Lo scopo dell’ente è di allevare zanzare geneticamente modificate per fermare la diffusione della malaria.

Distruggere tutto il materiale di laboratorio

L’ente finanziato da Gates si chiama Target Malaria e opera in vari Paesi africani, fra cui Mali e Uganda. I suoi ricercatori intendono creare un tipo di zanzara che non trasmetta la malaria e le altre malattie che solitamente trasporta. Nel 2019 ha rilasciato il primo sciame di insetti OGM nella città di Bana, nell’ovest del Paese. Ha poi messo in circolazione altri “lotti” di zanzare modificate, anche qualche giorno prima del divieto ufficiale emesso la settimana scorsa. Il governo ha bloccato in modo brusco le attività dell’istituto, chiedendogli di distruggere tutto il materiale di laboratorio in suo possesso, secondo un rigoroso protocollo. Lo ha annunciato Samuel Pare, alto funzionario del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca.

In Burkina Faso spiegano di aver bisogno di “alternative più sicure e sviluppate localmente” e non di tecnologie sperimentali imposte dall’estero. Questa mossa viene vista come parte del giro di vite attuato dal governo contro le organizzazioni non governative finanziate da soggetti stranieri.

Il lavoro dell’ente di Gates

La squadra di Target Malaria si compone di scienziati, sociologi ed esperti di comunità provenienti sia dall’Africa sia dall’Europa e dal Nord America. Il loro obiettivo è ridurre la trasmissione della malattia mediante le tecnologie genetiche. I numeri della malaria sono alti in Burkina Faso: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2023 vi sono stati 8,1 milioni di contagiati e oltre 16mila decessi. Il lavoro dell’ente era stato inizialmente approvato dalle autorità burkinabé, in particolare dalla National Biosafety Agency (ANB), dal National Environmental Assessment Agency (ANEVE) e dallo Health Research Ethics Committee. I responsabili di Target Malaria si oppongono quindi alla decisione del governo dicendo di aver sempre lavorato in ottemperanza alle leggi e di aver cooperato con le autorità nazionali, di cui dicono di restare a disposizione per ulteriore collaborazione.

Troppi pericoli per l’ambiente

I permessi ottenuti dall’istituto non hanno placato le critiche, sia di carattere etico che scientifico. Alcuni denunciano le implicazioni ecologiche e morali derivanti dalla volontà di condannare quasi all’estinzione una specie di insetti. Per quanto le zanzare siano nocive, si rischia di far saltare gli equilibri del pianeta. La Coalition for Monitoring Biotechnological Activities in Burkina Faso (CVAB) accusa il progetto di essere opaco, imprevedibile e potenzialmente dannoso. Le sue conseguenze sull’ambiente potrebbero essere irreversibili. Nella lotta contro la malaria vanno dunque preferite delle alternative sicure. L’associazione Coalition pour la Souveraineté Sanitaire ha definito l’iniziativa dell’ente finanziato da Gates come un uso “pericoloso e irresponsabile” della ricerca scientifica per esercitare il controllo della popolazione africana. C’è anche un sentimento anti-occidentale a ispirare tali critiche. L’attivista franco-togolese Egountchi Behanzin ha esultato per quella che considera una vittoria: la chiusura del progetto “finanziato da Bill Gates e dall’esercito USA”.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

Iscriviti alla newsletter di StrumentiPolitici