Una ventata di grande creatività e bellezza Made in Italy anima i luoghi iconici di Tunisi

Una ventata di grande creatività e bellezza Made in Italy anima i luoghi iconici di Tunisi

30 Giugno 2024 0

Una ventata di grande bellezza anima i luoghi iconici di Tunisi grazie al Festival della Creatività “IN SITU – TUNISI”, realizzato dall’Ambasciata d’Italia in Tunisia in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e in sinergia con un gruppo di istituzioni, artisti e aziende italiane e Tunisine. Un contenitore unico di iniziative che, per dieci giorni, fino al 6 luglio, animano le strade e la vita culturale di Tunisi, valorizzando l’architettura, la moda, il design, il cinema, il teatro, le arti visive, la storia, l’archeologia e l’artigianato del nostro Paese, e con essi la capacità di tutta l’Italia di coniugare tradizione e innovazione in stretto coordinamento con gli amici tunisini.

L’obiettivo – ha dichiarato l’ambasciatore Alessandro Prunas durante la serata inaugurale – è quello di creare un dialogo aperto, innovativo e interattivo tra le espressioni più significative della creatività italiana e tunisina e alcuni degli spazi e luoghi pubblici emblematici e più importanti della città di Tunisi, attraverso un programma di attività ed eventi per stimolare la riflessione sui legami tra i nostri paesi, le nostre tradizioni e i nostri popoli”. 

Una esposizione unica di abiti del cinema

Impossibile non rimanere affascinati dall’esposizione di abiti del cinema provenienti da ricercatissime collezioni private, presso il presbiterio e la chiesa di Santa Croce, l’’église Sainte-Croix, eretti nel 1837 nell’antica Medina di Tunisi. Una volta indossati da attrici iconiche come Audrey Hepburn, Ava Gardner, Sabrina Ferilli, Monica Bellucci, Maria Callas, Linda Christian, Raffaella Carrà, oggi questi abiti scintillanti animano il cuore del centro storico di Tunisi, nella chiesa che verrà presto inaugurata dopo la recente manutenzione realizzata grazie al contributo dell’Agenzia italiana di cooperazione allo sviluppo (Aics) e che potrebbe presto ospitare un centro per le arti del Mediterraneo, a conferma del ruolo centrale della Tunisia nella regione e del suo ruolo naturale di mediazione tra i popoli che abitano sulle sponde del Mare nostrum. Un binomio, quello sapientemente scelto dall’ambasciata d’Italia, di cinema e moda che, da sempre, rappresenta uno strumento efficace e stimolante nella promozione del Made in Italy nel mondo.

C’è l’abito che Claudia Cardinale indossa nel film ‘La Pantera Rosa’ proprio in omaggio alla Tunisia dove è stato girato, gli abiti di Brigitte Bardot per il film ‘La Verità’, quelli di Gina Lollobrigida, di Sofia Loren, nonché gli abiti realizzati per Audrey Hepburn per il film ‘Guerra e Pace’ che valsero una nomination all’Oscar alla stilista creatrice Gattinoni, come racconta Stefano Dominella, ideatore e curatore dell’esibizione e presidente onorario della Maison Gattinoni. La chiesa di Santa Croce a Tunisi ospita dunque un almanacco di maestria, di made in Italy, di tutto quello che la moda italiana può rappresentare. Tra le sale dello storico palazzo prendono vita i “sogni all’italiana”, in un tuffo nel passato, tra gli scintillii di Cinecittà, attraverso il colossal “La dolce vita”, “Vacanze Romane”, scene tratte dall’indimenticabile “Malena” trasformando la capitale tunisina in una piccola Hollywood sul Mediterraneo.

Cinema e divismo

Nel percorso espositivo, si incontra anche Sabrina Ferilli, tra i protagonisti del film premio Oscar “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, che riporta in auge le imponenti cappe, riprese da importanti maison di moda. E infine, Monica Bellucci, di statuaria bellezza mediterranea, immortalata da Giuseppe Tornatore nel film ‘Malena’. Nell’incantevole cornice del presbiterio, che con i suoi marmi bianchi e la candidezza delle pareti, illuminati dai colori della bandiera italiana, conferisce maggiore sacralità alle opere esposte, animate da immagini, foto, e musiche dei capolavori del cinema italiano di cui sono stati protagonisti.

Cinema e divismo, dunque, vengono riproposti come veicolo privilegiato e strumento per la moda italiana, ma anche del saper vivere all’italiana, che hanno rappresentato e continuano ad ispirare una vera e propria rivoluzione culturale e di stile in tutto il mondo. Attraverso 38 creazioni, firmate da celebri stilisti e case di moda come Fernanda Gattinoni, Emilio Schuberth, Alessandro Dell’Acqua, Annamode Costumes, Laura Biagiotti, Guillermo Mariotto, solo per citarne alcuni, “Fotogrammi di moda” racconta al visitatore la storia ineguagliabile e straordinaria del costume e società italiani. 

La collaborazione italo-tunisina nel settore della moda è stata anche protagonista della serata di giovedì, “Italia e Tunisia nel giardino degli incontri creativi”, con la presentazione di 12 look creati da Stefano Dominella e tre giovani fashion designers tunisini, Anissa Aida, Hedi Saad e Amin Hajri, scelti dal progetto Unido Creative Tunisia, in uno spettacolo arricchito da coinvolgenti danze di ballerini tunisini. Gli abiti caratterizzati dal blu del Mediterraneo arricchiti dal tricolore ricordano le tendenze couture degli anni Cinquanta, così come le acconciature cotonate che ricordano le grandi star di cinecittà di quegli anni, mentre una modella che indossa un’ampia gonna rossa su cui è stampato un cerchio bianco su fondo rosso, con al suo interno una mezzaluna ed una stella entrambe rosse, chiude il defilé tra uno scroscio di applausi.

È la bandiera tunisina, omaggio al Paese, ma soprattutto all’amicizia che lega i due popoli sulle due sponde del Mediterraneo, caratterizzata da una cooperazione a 360 gradi e da una cultura comune, risultato di esperienze e scambi nel corso dei secoli. A fare la differenza è senza dubbio la genialità dell’ambasciatore Alessandro Prunas e sua moglie Maria Elena Vincenzi, testimonianza che dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna. Ma l’ambasciatore può contare anche di un team giovane e audace, in particolare il vice capo missione Tommaso Sansone, ormai giunto alla fine del suo mandato, la dinamica e solare console Veronica Gianasso e l’affascinante primo segretario Lorenzo Ciarlo che si sono messi in gioco, spendendosi personalmente e partecipando ad ogni appuntamento del fitto programma, così come i loro colleghi dell’Istituto italiano di cultura, diretto dall’eccellente Fabio Ruggirello, che ha saputo magistralmente coordinare musica, arti visive, teatro, moda, danza, offrendo allo spettatore delle esperienze davvero indimenticabili.

Il documentario

Lo dimostra l’interesse espresso dal ministro del Turismo, Mohamed Moez Belhocine, che non ha perso occasione per visionare il cortometraggio in realtà virtuale – presentato in anteprima negli spazi del Presbiterio e della Chiesa di Santa Croce nella Medina – realizzato da operatori italiani e tunisini nei luoghi iconici della città di Tunisi. Il documentario trasmette allo spettatore tutta la bellezza dei quartieri e la moltitudine di sfaccettature di una città straordinaria come Tunisi, dove l’importanza della presenza italiana in Tunisia è ancora molto visibile.

“L’idea è stata quella di proporre un progetto innovativo, creare un cortometraggio in realtà virtuale che connette Italia e Tunisia. Professionisti dei due Paesi hanno realizzato un’esperienza incredibile che accompagna lo spettatore in un tour dei luoghi di Tunisi storicamente legati all’Italia, come l’iconica Cartagine. Abbiamo anche raccolto i racconti della gente, il loro straordinario legame con l’Italia”, racconta il direttore del Museo nazionale del Cinema di Torino, Domenico De Gaetano.

“Il programma è molto articolato – aggiunge, ringraziando l’ambasciatore Prunas per il successo di questa iniziativa – e tutto il team dell’ambasciata, con cui abbiamo lavorato per quattro mesi mettendo a punto ogni dettaglio del progetto”. Il ministro Belhocine ha apprezzato il cortometraggio che gli ha permesso di visitare i luoghi iconici della sua città in modo innovativo e che, grazie alla collaborazione con Rai Cinema, sarà visibile al Museo del Cinema di Torino con la potenzialità di attrarre migliaia di visitatori.

Anche Danza e musica

Grandi emozioni anche per gli appassionati di danza e musica. La giornata di apertura, presso il presbiterio di Santa Croce, è stata animata dal concerto di Paolo Fresu, uno dei trombettisti jazz italiani più famosi al mondo. Splendido omaggio anche all’opera e alla musica napoletana con il meraviglioso concerto di Gala dal titolo “La musica lirica incontra la tradizione napoletana” presso la suggestiva cornice del Palais Ennejma Ezzahra di Sidi Bou Said.

Il tenore Hassen Doss, la soprano Nesrine Mahbouli, e il baritono Haythem Hadiri, accompagnati dall’orchestra sinfonica di Tunisi diretta per la prima volta dal Maestro Nicoletta Conti, una delle direttrici d’orchestra più importanti della scena italiana ed europea, hanno magistralmente interpretato una selezione di composizioni classiche, arie d’opera e duetti in un dialogo italo – tunisino coinvolgente ha regalato al nutrito pubblico emozioni uniche. Il concerto di Gala ci ha accompagnato in un viaggio musicale alla scoperta delle composizioni emblematiche di Rossini, Verdi, Puccini, Mascagni, Tosti ed alcune delle più celebri canzoni del repertorio napoletano. 

Il canto lirico

La compagnia Artemis Danza di Parma presenta invece una serie di spettacoli di danza contemporanea dedicati al melodramma, oggi più che mai tratto distintivo della creatività italiana nel mondo, grazie alla recente designazione del canto lirico come patrimonio immateriale dell’Unesco. Ad accompagnare le performance create appositamente per lo scenario del Presbiterio di Santa Croce dalla coreografa di fama internazionale Monica Casadei, brani tratti da opere liriche come Traviata, Il Barbiere di Siviglia, Madama Butterfly e Turandot.

Fra musica e teatro, il progetto “Qart Hadasht – La città nuova” ha visto la collaborazione fra gli studenti dell’Università di Bologna e i musicisti dell’Institut Supérieur de Musique di Tunisi ed è culminato ieri, 29 giugno, presso il Palazzo Dar Nejma Ezzahra, con la realizzazione di uno spettacoo incentrato su una storia che Italia e Tunisia condividono da millenni, il mito di Didone ed Enea.

Gianni Forte, autore e Direttore della Biennale Teatro di Venezia, arriva a Tunisi per un atelier di scrittura teatrale per sostenere l’importanza della memoria dei doppi cittadini italo-tunisini, attraverso un’installazione di ritratti fotografici e sonori, realizzata insieme alla compagnia, À Corps Rompus, per promuovere un patrimonio di cultura e storia comune.

Italian Screens – Nuovo Cinema Italiano a Tunisi

Il cinema tornerà protagonista del Festival con l’iniziativa “Italian Screens – Nuovo Cinema Italiano a Tunisi”, promossa dal MAECI e dalla Direzione Generale per il Cinema e l’Audiovisivo del Ministero della Cultura, col supporto organizzativo di Cinecittà. Dal 4 al 6 luglio, presso il cinema MadArt di Cartagine, il pubblico tunisino avrà la possibilità di assistere alle proiezioni di quattro tra i più importanti film italiani dell’ultima stagione, in rappresentanza di diversi generi cinematografici. Il regista Paolo Genovese (Perfetti sconosciuti, Napolitan Spell, I leoni di Sicilia) sarà a Tunisi il 4 luglio per presentare

“Il primo giorno della mia vita”, un dramma che affronta temi delicati come la riflessione sull’esistenza e sui rapporti umani, e con un cast d’eccezione: Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Margherita Buy. Con lui Roberto Stabile, ideatore e responsabile del Progetto ItalianScreens, per promuovere tutto ciò che l’Italia può offrire in termini di incentivi fiscali e fondi a supporto della co-produzione e distribuzione.

La rassegna proseguirà con la proiezione il 5 luglio de “La Chimera”, il bellissimo film molto apprezzato dalla critica e dal pubblico della regista Alice Rohrwacher, il 6 luglio di “Maria e lo spirito di mezzanotte” esempio della grande scuola italiana del cinema d’animazione, e la proiezione del film finale “Gloria!” di Margherita Vicario uscito solo poche settimane fa in Italia.

I Denden Design Days

Il design animerà i “Denden Design Days“, una serie di iniziative organizzate dall’Ufficio Nazionale dell’Artigianato, UNIDO e Hub Design di Tunisi che negli stessi giorni del Festival della creatività italiana valorizzeranno con masterclass e seminari la collaborazione tra artigiani e aziende tunisine e italiane con l’obiettivo di condividere e fondere le tecniche dell’artigianato locale con l’esperienza e le conoscenze tecnologiche italiane. Infine, la possibilità di prenotare visite guidate alla mostra “Pittori Italiani di Tunisia” attualmente presso la Galleria TGM di La Marsa permetterà un viaggio immersivo alla scoperta delle opere dei pittori italiani che hanno segnato la scena artistica tunisina nel secolo scorso come Nello Levy, Antonio Corpora, Sauveur Almenza, Andrea Picini, Yvonne Bevilaqua, Antonio Recalcati, Sylvain Monteleone, Deanna Frosini, Emmanuel Bocchieri e molti altri. 

 

Vanessa Tomassini
Vanessa Tomassini

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