Nuova Via della Seta: la visita di Putin al forum di Pechino rafforza i rapporti con la Cina
A proposito del recentissimo Forum sulla Nuova Via della Seta tenutosi a Pechino, il Global Times ha sentito il parere di alcuni esperti e accademici cinesi sulla partecipazione di Putin e sul consolidamento delle relazioni sino-russe. Sebbene gli USA si sentano minacciati, Mosca e Pechino non intendono formare un’alleanza militare, ma rafforzare ed espandere i legami commerciali e la cooperazione strategica.
Il 17 e 18 ottobre si è tenuto a Pechino il terzo forum sulla Nuova Via della Seta, l’iniziativa strategica della Repubblica Popolare Cinese di interconnessione e potenziamento dei collegamenti e degli scambi commerciali in Eurasia. Uno dei momenti cardine dell’evento è stato l’incontro fra il presidente cinese Xi Jinping e quello russo Vladimir Putin. La partecipazione al forum di quest’ultimo ha mostrato la volontà della Russia di intensificare la cooperazione pratica con la Cina e di sostenerne l’iniziativa in questione. Gli analisti e gli esperti si attendono infatti scambi sempre più stretti fra i due Paesi. Lo scopo è di spingere il potenziale di crescita della coollaborazione in ambito economico, commerciale e degli investimenti, di migliorare le istituzioni e i meccanismi della cooperazione bilaterale e di consolidare ed espandere la cooperazione nella sfera dell’energia e delle comunicazioni.
Le dichiarazioni di Lavrov e Wang
Poco prima della visita di Putin, il ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov si è recato nella capitale cinese e ha incontrato il suo omologo Wang Yi, direttore dell’Ufficio della Commissione Centrale per gli affari esteri del Partito Comunista Cinese. Wang ha dichiarato che la Cina vede questo forum come un’opportunità per formare un consenso internazionale più ampio e promuovere una nuova fase dello sviluppo qualitativo della Nuova Via della Seta. Ha anche espresso apprezzamenti per il rispetto e il sostegno di Putin verso l’edificazione congiunta della Nuova Via della Seta. Infine ha elogiato la partecipazione costante della Russia e il suo contributo alla promozione dello sviluppo e della prosperità comune.
A sua volta, Lavrov ha detto che le relazioni bilaterali fra Russia e Cina conservano un vettore positivo. Mosca desiderare mantenere contatti stretti con Pechino a livello strategico e intensificare la cooperazione in vari settori sul piano pratico. Il ministro ha anche affermato che la Nuova Via della Seta è diventata una piattaforma importante per la promozione della cooperazione internazionale, nella quale tutti sono partecipanti attivi. La sua costruzione congiunta è anche occasione di collaborazione vicendevolmente positiva nel continente eurasiatico. Infine ha detto che Putin, in procinto di incontrare il presidente Xi Jinping, crede nel successo del summit.
Il Global Times ha sentito per l’occasione Cui Heng, accademico dell’Istituto Nazionale Cinese presso la Cooperazione legale e gli Scambi internazionali della SCO (Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai). Il suo parere è che la presenza del presidente russo al forum è di grande significato per lo sviluppo del partenariato strategico onnicomprensivo di coordinamento per la nuova epoca. Inoltre mostra il crescente assenso russo verso Nuova Via della Seta. Putin era già stato ai due precedenti forum del 2017 e del 2019. Cui dice anche la Russia sta progressivamente comprendendo il ruolo importante che il progetto ha avuto nel decennio passato, quello di stimolare la collaborazione pratica fra i due Paesi e di promuovere l’economia dell’Eurasia nel suo insieme. Secondo le statistiche pubblicate dall’amministrazione generale delle dogane cinesi, da gennaio a settembre 2023 il volume di scambi fra Mosca e Pechino ha superato il 176 miliardi di dollari, con un incremento annuo del 29,5%. In particolare, le esportazioni cinesi verso la Russia sono state di oltre 81 miliardi, con una crescita del 56,9%; le importazioni, invece, di oltre 94 miliardi, con un aumento del 12,7%.
Gli USA pensano a reagire con la forza
Prima del forum, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva dichiarato che i leader dei rispettivi Paesi avrebbero trovato il tempo per un colloquo privato a latere, “con particolare attenzione alla situazione mondiale”.
Peskov ha dichiarato che il ruolo di Russia e Cina negli affari internazionali è “molto significativo” e “in crescita”.
Siamo uniti da numerosi processi di integrazione e da molte associazioni che stanno diventando sempre più allettanti agli occhi della comunità internazionale. Tali organizzazioni includono Paesi che rapprentano già la quota principale del PIL mondiale e la maggioranza della popolazione del pianeta, ha aggiunto il portavoce russo.
Cui dice che l’altro oggetto di conversazione fra i due leader è rappresentato dai proficui risultati della precedente visita di Xi in Russia, effettuata lo scorso marzo, soprattutto per quanto riguarda l’interconnessione.
Putin recentemente ha affermato alla televisione russa che Mosca e Pechino non cercano di creare un’alleanza politico-militare, a differenza di quanto tendono a fare i Paesi occidentali. Le sue ultime dichiarazioni sono arrivate poco dopo che la commissione bipartisan del Congresso americano ha suggerito agli USA di prepararsi a una guerra contro Russia e Cina mediante l’incremento delle proprie forze convenzionali, il rafforzamento delle alleanze e l’implementazione del programma di ammodernamento delle armi nucleari. L’agenzia Reuters riporta quanto sentito da un funzionario di alto livello della Strategic Posture Commission, secondo cui i membri di tale commissione sono preoccupati dal “coordinamento finale” fra Russia e Cina, che costringerà gli USA a una guerra su due fronti.
Il professore dell’Università degli Affari Esteri della Cina Li Haidong ha dichiarato al Global Times che tali idee mostrano come siano gli USA stessi a rappresentatare la più grande minaccia all’equilibrio strategico mondiale. Cina e Russia, invece, costituiscono le fondamenta della stabilità globale e delle relazioni fra le superpotenze. Il coordinamento strategico sino-russo ha trasceso la concezione bilaterale ed è diventato sempre più essenziale per la salvaguardia dell’ordine internazionale, dell’equità, della giustizia e della stabilità. Cina e Russia condividono compiti fondamentali anche all’interno dei raggruppamenti regionali e multilaterali come i BRICS e la SCO: è il parere espresso al Global Times da Wang Yiwei, direttore dell’Istituto di affari internazionali dell’Università Renmin di Cina. Col seminare discordia e generare conflitti, l’America cerca di indurre i suoi alleati a fare i suoi interessi e a rafforzare la sua egemonia. Ma secondo Wang questo tipo di mentalità da Guerra Fredda è ormai obsoleto.
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