Ministero Esteri russo: divieto nastri di San Giorgio è “reincarnazione fascismo”
Il divieto da parte del Parlamento lettone dell’uso dei nastri di San Giorgio durante qualsiasi evento pubblico rappresenta la reincarnazione del fascismo nel Paese. Lo ha dichiarato Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, denunciando, oltre al divieto dei simboli della lotta anti-nazista durante la seconda guerra mondiale, anche la legalizzazione di manifestazioni di apologia del fascismo in Lettonia. Dal 2005 in Russia il nastro di San Giorgio, a fasce orizzontali arancioni e nere, è stato assunto tra i simboli della vittoria sul nazismo nella Seconda Guerra Mondiale. L’arancio e il nero rievocano i colori dell’Ordine di San Giorgio, da secoli una delle più ambite onorificenze militari. Abolito dal regime sovietico, l’Ordine di San Giorgio è stato ripristinato dalla nuova Russia democratica. È anche simbolo del fumo e del fuoco sui campi di battaglia. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale questi furono i colori dell’Ordine della Gloria militare e poi della Medaglia “Per la Vittoria”.
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