Il premier slovacco Fico: mi opporrò in ogni sede ai missili di Biden contro la Russia
La scorsa settimana si sono fatti sentire a proposito dei missili americani contro la Russia anche gli esponenti di due governi europei. Si tratta del premier slovacco Robert Fico e del ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó. Entrambi hanno condannato con fermezza la decisione di Washington di autorizzare gli ucraini a lanciare i missili di produzione americana ATACMS su obiettivi situati in profondità nel territorio della Federazione Russa.
Il video-appello di Fico
Il premier slovacco, pienamente rimessosi dopo l’attentato subito a maggio, ha pubblicato sui social un video dal tema “Chiunque appoggi la decisione di Joe Biden, appoggia lo scoppio della Terza Guerra mondiale”. Il titolo dice già tutto. Fico afferma: Questa è un’escalation di tensioni senza precedenti. È una decisione che impedisce qualsiasi speranza di iniziare delle trattative di pace e di terminare le reciproche uccisioni di slavi in Ucraina. Ha poi dichiarato di aver dato in merito istruzioni precise al ministro degli Esteri Juraj Blanar e al ministro della Difesa Robert Kalinak: dovranno rigettare in tutte i forum e le sedi internazionali il passo fatto dagli USA. Per Fico la pace in Ucraina costituisce un interesse fondamentale della stessa Slovacchia, dunque chi insiste per alimentare il conflitto va contro l’interesse nazionale. Esorta poi gli esponenti dell’opposizione a prendere invece una posizione chiara a favore della pace.
La condanna del ministro ungherese
Szijjártó ha commentato così: È un’idea molto pericolosa, che chiaramente fa avvicinare una reale minaccia di Terza Guerra mondiale. Soprattutto fa notare come tale mossa sia in totale contraddizione con la volontà degli elettori americani, che hanno scelto Trump anche per la sua posizione di distensione e di ricerca della pace. Secondo il Ministro degli Esteri di Budapest, i prossimi due mesi, quelli che ci separano dall’insediamento del nuovo presidente, saranno i più pericolosi degli ultimi decenni. Sui suoi social ha anche scritto che con la vittoria di Trump è giunta per l’Europa l’occasione di ristabilire la pace sul continente, ma alcune persone da entrambi i lati dell’oceano non la vogliono. Sono i membri dell’élite politica pro-guerra. E ne ha pure per i leader dell’Unione Europea che continuano a supportare Kiev, incapaci di elaborare una posizione indipendente in politica estera e totalmente appiattiti su qualunque decisione di Washington.
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