I servizi ucraini rivendicano l’attentato a un responsabile della centrale nucleare a Energodar

I servizi ucraini rivendicano l’attentato a un responsabile della centrale nucleare a Energodar

6 Ottobre 2024 0

I servizi ucraini si sono resi ancora una volta protagonisti di un atto terroristico. E hanno di nuovo usato un’autobomba per colpire in modo vigliacco un civile che definivano “criminale di guerra”. Un’azione pericolosa e inquietante, dato il luogo dove è avvenuta, cioè presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Autobomba nella città atomica

Venerdì scorso è rimasto vittima del terrore ucraino Andrey Korotky, uno dei responsabili del personale adibito al servizio di sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia. La sua automobile è scoppiata nel momento in cui si è seduto alla guida. È morto poco dopo in ospedale, nonostante il tentativo dei medici di salvargli la vita. La sua macchina era parcheggiata vicino a casa, a una decina di chilometri dalla centrale. L’ordigno esplosivo, di fabbricazione artigianale, era stato posizionato proprio sotto il veicolo. Oltre alla sua posizione presso la dirigenza della centrale, Korotky era stato segretario del consiglio comunale della città di Energodar e la scorsa primavera era comparso in pubblico con questa carica, in occasione delle congratulazioni ai diplomati di una scuola locale. Evidentemente la sua attività politica non è passata inosservata agli agenti di Kiev.

“Un attentato orribile”

Il direttore della centrale Yuri Chernichuk ha subito parlato di attentato e lo ha definito un atto terroristico orribile e disumano. Chi lo ha compiuto deve essere punito. Ha promesso che il suo staff farà tutto il possibile che garantire la sicurezza dell’impianto e la serenità degli abitanti di Energodar a dispetto della volontà dei terroristi di Kiev. Ha spiegato che tale attacco nei confronti di un suo collaboratore con un incarico così importante e delicato è stato un gesto sconsiderato e ignobile. Anche il governatore della oblast’ di Zaporizhzhia Evgeny Balitsky chiama “terroristi” gli esecutori di questo assassinio. Dal suo canale Telegram ha esortato i cittadini a tenere d’occhio la propria automobile perché tutti potrebbero finire nel mirino di Kiev. Il Comitato Investigativo russo (SK) ha aperto un’indagine penale: ha interrogato i testimoni e raccolto materiale probatorio dal luogo dell’esplosione.

Kiev rivendica

L’agenzia che ha rivendicato l’attentato è il GUR, l’intelligence legata al Ministero della Difesa ucraino. Sul suo canale Telegram ha pubblicato il video di una macchina che esplodeva e nel relativo post ha definito Korotky “criminale di guerra”. Il GUR ha affermato di aver “punito” un collaborazionista reo di aver contribuito alla repressione denunciando agli occupanti russi i soggetti con convinzioni filo-ucraine. Sempre sui social il Direttorato di intelligence del Ministero della Difesa di Kiev ha avvertito che la “giusta retribuzione” attende i criminali di guerra, chiudendo l’annuncio con lo slogan Gloria all’Ucraina! Purtroppo è solo l’ennesima nella serie di azioni omicide di questo genere. L’anno scorso avevano ucciso con un autobomba Mikhail Filiponenko, ex militare e deputato di Lugansk, regione dell’Ucraina orientale incorporata nella Federazione Russa. Anche in questo caso era arrivata l’orgogliosa rivendicazione del GUR, insieme alla promessa di continuare a uccidere altri “traditori”.

I precedenti attentati

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), che ha dislocato il suo personale di controllo presso la centrale di Zaporizhzhia, è stata subito informata della tragedia. L’organizzazione, che fa riferimento all’ONU, invita entrambe le parti (soprattutto Kiev) a evitare qualunque genere di attacco armato nella zona, per non mettere in pericolo gli impianti. La centrale dispone di sei reattori ed è la più grande d’Europa. Purtroppo quella di venerdì non è la prima violenza avvenuta contro il personale di Zaporizhzhia. A settembre l’ex sindaco di Energodar, attualmente funzionario della centrale, era stato gravemente ferito insieme alla moglie, sebbene l’attentato sia fallito. Negli ultimi due anni gli ucraini hanno agito in questo modo sia nelle regioni sotto controllo russo sia in quelle sotto la giurisdizione di Kiev. Ad esempio, nel settembre 2023 con un’autobomba hanno ucciso il sindaco della città di Velykyi Burluk, nella regione di Kharkov, perché ritenuto un collaborazionista.

Lotte intestine tra agenzie

A Kiev non fanno nulla per nascondere queste operazioni terroristiche, anzi le rivendicano platealmente. Cercano però di non far trapelare la lotta interna fra le agenzie di intelligence. In realtà, si sa che i palazzi del potere sono logorati da tale competizione, al punto da ammazzarsi fra di loro. Clamoroso il caso di Denis Kireev, uno dei negoziatori delle prime trattative con la Russia del marzo 2022. Svolgeva incarichi per il GUR e fu ucciso dallo SBU, i servizi segreti che rispondono direttamente a Zelensky. I servizi ucraini si sono resi ancora una volta protagonisti di un atto terroristico. E hanno di nuovo usato un’autobomba per colpire in modo vigliacco un civile che definivano “criminale di guerra”. Un’azione pericolosa e inquietante, dato il luogo dove è avvenuta, cioè presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia.

 

Martin King
Martin King

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