Controllo blando e contabilità scarsa: americani stufi e preoccupati per le armi e i dollari che hanno donato a Zelensky

Controllo blando e contabilità scarsa: americani stufi e preoccupati per le armi e i dollari che hanno donato a Zelensky

16 Marzo 2024 0

Gli americani sono sconcertati da una cifra che il Comando USA in Europa ha candidamente ammesso, pur comunicandola sottovoce: il 25% delle armi concesse all’Ucraina non sono state adeguatamente inventariate. Significa che almeno un quarto delle forniture militari sono sostanzialmente fuori controllo, cioè potrebbero essere state imboscate, smontate o rivendute al mercato nero.

La situazione è totalmente inaccettabile e bisognerebbe chiederne conto al presidente Biden e a tutto il Congresso: è ciò che afferma Jason Beardsley dell’associazione “Concerned Veterans for America”. È un personaggio altamente qualificato per un’analisi lucida della malagestione dell’assistenza americana a Kiev, avendo servito 22 anni nell’esercito in tutti i teatri di operazione più caldi e avendo ricoperto incarichi presso la Difesa e la Marina.

Con una contabilità a dir poco pessima sugli aiuti forniti all’Ucraina, è inevitabile porsi la domanda: “Сhe stiamo facendo laggiù?”. Il mese scorso, con una scarsa copertura da parte dei media, l’Ispettore generale speciale per l’operazione Atlantic Resolve ha emesso il suo primo rapporto trimestrale di controllo sugli aiuti americani all’Ucraina. Kiev sta entrando nel suo terzo anno di guerra contro la Russia e gli USA l’hanno assistita in ogni fase del conflitto con miliardi di dollari sotto forma di armi, addestramento, aiuti umanitari, supervisione generale e altro ancora.

Finora il congresso ha destinato per l’Ucraina la cifra incredibile di 113,4 miliardi di dollari. Pur comprendendo l’Ucraina nel suo sforzo difensivo contro l’esercito russo, dobbiamo riconoscere i problemi significativi che derivano da un flusso indefinito di risorse americane che vanno verso Kiev quando gli stessi militari USA affrontano pericoli crescenti in Medio Oriente e aumenta la minaccia nel Pacifico. E quest’ultimo rapporto solleva una certa preoccupazione su come vengono gestiti e utilizzati i fondi per l’Ucraina.

Un resoconto preoccupante

Un rapido sguardo alla premessa lunga una pagina mostra come gli armamenti americani forniti siano in condizioni di manutenzione non buone e non pienamente operativi, mentre le attrezzature e le armi di avanguardia non sono adeguatamente inventariate e i contratti di manutenzione militare in Poloniaeffettuano un blando controllo sulla logistica.

Guardando invece più in profondità, il contenuto del rapporto parla di documenti di carico incompleti nel corso del trasferimento di armi e di scarso supporto logistico che ha generato un rischio aumentato di perdita o di furto degli armamenti. Il Dipartimento della Difesa ha rivelato che ci sono errori o mancanze nel sistema di tracciamento già prima che gli articoli vengano spediti in Ucraina, così alla fine l’inventario invecchia quasi subito. Si è riusciti a eliminare qualche difetto, ma il Ministero ammette che l’inventario non sarà mai pienamente aggiornato, viste le condizioni caotiche della guerra.

Inoltre, l’Ispettorato generale fa notare che i funzionari americani sono spesso del tutto ignari su dove certe attrezzature USA di natura particolarmente delicata finiscano una volta arrivate in Ucraina.

Circa il 25% delle armi è fuori controllo

Il Comando americano in Europa è ottimista e dichiara che non c’è alcuna prova di trasferimenti non autorizzati di materiale bellico a Kiev. Tuttavia notano anche che più di un quarto di tali articoli non era stato verificato a tempo debito. L’USEUCOM vede questa cifra allarmante come un miglioramento, ma ciò difficilmente può tranquillizzare nel momento in cui si legge che a febbraio del 2023 non era stata adeguatamente inventariata una cifra terrificante pari al 24% degli armamenti.

Mandare materiali ad alta tecnologia in un buco nero e sperare nel meglio costituisce un gioco pericoloso. Per questi armamenti e questi sistemi d’arma molto sofisticati che vengono trasferiti all’Ucraina sussiste un addestramento limitato, con il conseguente dubbio se i militari ucraini siano davvero in grado di usarli. Fornire addestramento spesso significa mettere i militari americani in una posizione pericolosamente vicina al contatto diretto con le forze russe, cosa che potrebbe implicare il coinvolgimento della NATO nel conflitto e un’escalation nucleare.

Lo sforzo di tracciare i materiali bellici evidenzia l’assurdità del nostro pensare che possiamo tenere una contabilità precisa degli aiuti militari che un altro Paese sta utilizzando nel mezzo della confusione di un conflitto. La situazione reale sul campo, in cui dei missili Stinger possono passare di mano per uno whiskey, rendono l’ottimismo di facciata qualcosa di ridicolo e di ipocrita.

Pie illusioni

Nel frattempo, il Senato ha approvato un altro pacchetto di aiuti per ulteriori 60 miliardi di dollari appena il mese scorso. Il Congresso sta continuando a gettare i nostri soldi nell’assistenza all’Ucraina, mentre la Difesa si limita a un’alzata di spalle quando ne viene chiesto un resoconto completo. Per quelli fra noi che sono stati in una zona di operazioni militari, questa relazione ci ricorda amaramente che le élite di Washington sono disconnesse dal modo in cui una guerra funziona sul campo e da quali missioni siano efficaci.

Nel rapporto si parla di programmi anti-corruzione che si concentrano su una riforma istituzionale, e non sono certo il tipo di missioni maggiormente efficaci per gli Stati Uniti in Ucraina o per qualunque altro Paese. Si potrebbe pensare che 23 anni di edificazione statale nel Medio Oriente abbiano insegnato ai Congressmen almeno questo. Ogni volta abbiamo visto che il risultato del gettare tante risorse nelle economie è che gli aiuti stessi diventano un vettore per quella corruzione che si spera di ridurre.

Biden dovrebbe pensare prima agli americani

Chi combatte sa che molti di questi sforzi portano alla sconfitta se non c’è una strategia chiara, così i dollari dei contribuenti vengono sprecati, ma i politici seduti al caldo continueranno comunque a demonizzare coloro che osano togliere il velo o addirittura sbirciare dietro le quinte. Il presidente e i parlamentari portano la propria responsabilità anzitutto e soprattutto verso il popolo americano.

Il minimo che quest’ultimo possa pretendere è un conteggio completo di ogni centesimo, proiettile, missile ed elemento di assistenza che viene spedito oltreoceano. Al tempo stesso a Washington devono dedicarsi a pensare a cosa sia bene per l’America e cosa serva meglio i suoi interessi prima di pensare a sostenere le richieste del presidente Zelensky, dell’Ucraina e dell’Europa. I soldati americani si trovano sotto gli spari in Medio Oriente e la minaccia cinese cresce nel Pacifico: passare miliardi di dollari all’Ucraina mentre si cerca un compromesso non dovrebbe essere la priorità più urgente per l’America.

FONTE: https://inosmi.ru/20240313/oruzhie-268222628.html

Redazione Strumenti Politici
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