Azerbaigian dentro i BRICS nel 2025? Il ruolo strategico di Baku negli scambi fra Occidente ed Eurasia

Azerbaigian dentro i BRICS nel 2025? Il ruolo strategico di Baku negli scambi fra Occidente ed Eurasia

12 Novembre 2024 0

Il presidente azero Ilham Aliyev ha presenziato al recente summit di Kazan dei BRICS nel loro formato allargato Outreach/BRICS+. È stato il chiaro segnale della disponibilità ad accogliere nel blocco il Paese caucasico, così importante sotto l’aspetto commerciale ed energetico.

Richiesta di adesione

La richiesta formale di adesione ai BRICS è avvenuta lo scorso 19 agosto. Annunciata dal portavoce del Ministero degli Esteri, è stata presentata il giorno dopo l’incontro tra il presidente Aliyev e Vladimir Putin. Non è forse un caso, perché i due leader hanno parlato proprio della cooperazione in ambito regionale e del rafforzamento degli legami commerciali. L’ingresso dell’Azerbaigian potrebbe essere visto come riconoscimento formale degli ottimi rapporti e dei fiorenti scambi economici sia con la Russia con gli altri Stati del gruppo. Quest’anno il reciproco traffico di merci è infatti cresciuto del 9,2%. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha spiegato che la piena adesione sarà valutata nel corso del 2025, insieme a quella degli altri Paesi richiedenti. Ha fatto notare che ad oggi vi sono più di 30 Stati interessati, di cui alcuni, come l’Azerbaigian, prendono già parte ai summit in versione allargata.

Corridoi e porti

Parlando al vertice di Kazan, Aliyev ha sottolineato il ruolo del suo Paese come sede di passaggio di entrambi i Corridoi internazionali, quello Nord-Sud e quello Est-Ovest. Di fatto connette l’Europa con l’Asia, ma anche il Medio Oriente con il nord del continente. Grazie alla sua posizione e alle sue moderne infrastrutture, l’Azerbaigian è divenuto parte integrante di questi corridoi di trasporto. Ha aggiunto poi che il forte aumento dei traffici cargo sul territorio azero sta incoraggiando maggiori investimenti sui progetti che amplieranno le capacità dei Corridoi stessi. L’Azerbaigian è un crocevia strategico anche perché si affaccia sul Mar Caspio. Il porto della capitale Baku è un hub logistico che gestisce cargo multimodali. Coi suoi 15 milioni di tonnellate di merci annuali è già il più grande della regione, ma lo si vorrebbe portare a una capacità di 25 milioni di tonnellate.

Strade e ferrovie

Nel frattempo, la rete ferroviaria azera è stata modernizzata, soprattutto per quanto riguarda la linea Baku-Tbilisi-Kars (BTK) sull’asse Est-Ovest, che unisce l’Azerbaigian con la Georgia e la Turchia con il cosiddetto Trans-Caspian International Transport Route (TITR). A maggio le ferrovie azere avevano annunciato la conclusione di un progetto di aumento delle capacità di trasporto della linea BTK da 1 a 5 milioni di tonnellate. Nel 2024 già 420mila tonnellate di merci partite dalla Cina sono passate dall’Azerbaigian. Anche la rete stradale azera viene migliorata: un anno fa è stata inaugurata l’autostrada a quattro corsie Baku-Guba-Russia, lunga 150 chilometri, che unisce Azerbaigian e Russia e costituisce un tratto importante del Corridoio Nord-Sud.

Tra Occidente e BRICS

L’Azerbaigian coopera attivamente sia con l’Occidente che coi BRICS e il Sud Globale, avendo interessi reciproci in entrambi i “mondi”. Attualmente, lo sforzo di Bruxelles di eliminare le forniture di combustile russo ha di fatto costretto i Paesi UE a rivolgersi a Baku per avere il gas. L’80% delle esportazioni azere oggi vanno verso occidente, Turchia e Israele compresi. Ed è proprio da ovest che proviene l’85% degli investimenti stranieri nel Paese. Anche l’Italia cerca di mantenere buone relazioni con Baku. A settembre il ministro della Difesa Guido Crosetto si è recato in visita ufficiale per incontrare il suo omologo, il colonnello generale Zakir Hasanov, e il presidente Aliyev. Crosetto ha dichiarato: Siamo determinati ad estendere ulteriormente la cooperazione in tutti i settori di interesse. L’Azerbaigian riveste un ruolo cruciale per la stabilità dell’area Euroasiatica. Una preziosa occasione per approfondire opportunità di collaborazione.

Tra BRICS e Occidente

Sono in via di rafforzamento pure gli scambi col mondo BRICS, ad oggi il 21,65% del commercio estero complessivo dell’Azerbaigian. Tutto dipende dalle scelte di Baku: allineerà le sue strategie economiche alle priorità della nuova cornice internazionale di rapporti col BRICS e col Sud Globale? A tali raggruppamenti appartengono proprio i maggiori produttori di petrolio e gas, colleghi dell’Azerbaigian in questo ambito. Gli Stati del BRICS fanno insieme un quarto del PIL globale: più il gruppo si allarga, più aumenta la loro rilevanza economica e politica nelle questioni internazionali. Dunque l’Occidente vede l’emergere di questo blocco come una minaccia all’ordine globale a guida euroamericana. L’Azerbaigian può quindi pesare molto sulla bilancia delle relazioni. Il presidente azero Ilham Aliyev ha presenziato al recente summit di Kazan dei BRICS. Un chiaro segnale della disponibilità ad accogliere nel blocco il Paese caucasico, così importante sotto l’aspetto commerciale ed energetico.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

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