Il turismo di massa minaccia la biodiversità in Costa Rica

Il turismo di massa minaccia la biodiversità in Costa Rica

31 Ottobre 2024 0

Natura e turismo sono risorse fondamentali per l’economia del Costa Rica. Farle andare d’accordo è stato uno dei maggiori conseguimenti di questo Paese negli ultimi decenni. Purtroppo si sta avvicinando il punto in cui sarà impossibile perseguire con la medesima intensità sia il turismo di massa che la protezione della biodiversità.

Turismo di massa: opportunità e minaccia

La biodiversità della natura in Costa Rica è incredibile, soprattutto in rapporto alle dimensioni ridotte di questo Paese. Da tutto il mondo arrivano sempre più turisti a vedere le sue meraviglie: si sta passando ormai dal turismo sostenibile a quello di massa. Il settore contribuisce all’8,2% del PIL e impiega il 21,3% dei lavoratori nazionali, indotto compreso. Si prevede che il suo valore triplicherà entro il 2032. Ma gli ecosistemi sono fragili e non potranno sopportare l’impatto di visite umane troppo frequenti o numerose. Senza linee guida più rigide per il comportamento e la quantità dei visitatori, il Costa Rica potrebbe perdere una risorsa fondamentale. E senza dimenticare l’aspetto socio-economico: c’è chi chiede all’industria del turismo un maggiore coinvolgimento verso le comunità locali. Le navi da crociera, ad esempio, portano beneficio finanziario solo a pochi, ma generano molti danni ambientali.

Criticità socio-economica

Dunque il Costa Rica potrebbe essere presto costretto a scegliere fra turismo di massa e turismo sostenibile. Pure quest’ultimo presenta degli svantaggi, perché non risolve i problemi di povertà e diseguaglianza che affliggono una quota notevole di popolazione. Conservare le foreste è lodevole e necessario, ma chi non ha prospettive di lavoro finisce per dedicarsi per esempio al disboscamento illegale. Ovviamente esiste il rischio di finire nel giro della criminalità, un aspetto che può intaccare l’ottima reputazione del Paese come meta turistica sicura e accogliente. Anche il Costa Rica è afflitto dal traffico di stupefacenti e da altri fenomeni criminosi. Nel 2023, ad esempio, vi è stata un’ondata di omicidi che lo ha reso l’anno più violento della storia nazionale. Secondo il ministro della Pubblica sicurezza Mario Zamora, trattava soprattutto di regolamenti di conti fra gang rivali per il controllo del territorio.

Biodiversità e sviluppo economico

Il Costa Rica ospita il 6,5% della biodiversità del pianeta. Negli anni ‘80 il governo capì di non poter competere “con le spiagge del Messico e con le isole dei Caraibi”, come dice il ministro del Turismo William Rodriguez López. Per questo motivo si decise di investire molto sui piani di sviluppo del turismo sostenibile. Oggi le associazioni ambientaliste suonano l’allarme e gli operatori turistici avvertono dei rischi. Come detto sopra, la natura è minacciata dal turismo di massa, ma le comunità locali chiedono maggiore partecipazione al lavoro e ai profitti. L’anno scorso sono state registrate ben 2355 denunce di crimini ambientali, come l’invasione di aree protette o le attività illegali di estrazione mineraria e taglio di alberi. Gli esperti esortano a trovare il modo di passare a modelli di turismo che diano più lavoro agli abitanti del posto e portino profitto anche ai progetti di conservazione ambientale.

Redazione Strumenti Politici
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