8 Gennaio 2023 – Sostenitori di Bolsonaro, assalto al Congresso, Parlamento e Corte Suprema a Brasilia
Migliaia i sostenitori dell’ex presidente ultra conservatore Jair Bolsonaro hanno occupato gli edifici amministrativi della capitale Brasilia. I manifestanti hanno forzato le difese delle forze di polizia e dopo essere saliti sul tetto del Parlamento hanno fatto irruzione occupando uffici e sale. La polizia nel giro di qualche ora ha ripreso anche il controllo del palazzo del Congresso, il Parlamento, evacuando i manifestanti pro Bolsonaro. Almeno 150 manifestanti sono stati arrestati. Intanto il Partito Liberale, a cui appartiene Bolsonaro, prende le distanze “I manifestanti che a Brasilia hanno assaltato parlamento, presidenza e Corte suprema non rappresentano l’ex presidente Jair Bolsonaro“. Ad affermarlo Valdemar Costa Neto, leader del Partito “Si tratta di un giorno triste per il Brasile“.
Le forze armate russe annunciano il successo di “un’operazione di rappresaglia” a Kramatorsk in risposta all’attacco delle forze di Kiev sul “sul punto di dispiegamento temporaneo del personale militare russo a Makiivka” avvenuto nei giorni scorsi. L’ attacco missilistico sui punti di dislocazione delle forze ucraine avrebbe ucciso oltre 600 militari. Per ora la notizia non trova conferma sui media internazionali occidentali.
Per la prima volta da quando è presidente degli Stati Uniti Joe Biden vola al confine con il Messico, nella città texana di El Paso, epicentro della crisi dei migranti. Una visita delicata che ha attirato critiche bipartisan.
Cade anche l’ultima delle barriere della Cina contro la diffusione del Covid. Dopo tre anni di isolamento e di restrizioni tra le più rigide al mondo, Pechino ha riaperto i confini ai viaggiatori internazionali.
La Kfor, la Forza Nato in Kosovo, ha risposto negativamente alla richiesta della Serbia per l’invio in Kosovo di un contingente di forze di sicurezza a protezione della locale popolazione serba. Aleksandar Vucic “si pone la questione se andare o meno al consiglio di sicurezza dell’Onu. Hanno sparato al sud (del Kosovo). Non è vostro compito preoccuparvi delle barricate al nord ma badare alla sicurezza dei serbi e di tutti gli altri sull’intero territorio del Kosovo“.

Raccogliere le voci dei protagonisti dalle varie parti del mondo e documentare i numeri reali inerenti ai grandi dossier e questioni d’attualità è il modo migliore e più serio per fare informazione. L’obiettivo finale è fornire gli strumenti ad ogni lettore e lettrice per farsi una propria opinione sui fatti che accadono a livello mondiale.