5 Gennaio 2023 – In Perù è caos, presentata denuncia contro la presidente Boluarte
La deputata Ruth Luque, del partito Cambio Democratico ha presentato una denuncia contro la presidente della Repubblica del Perù, Dina Boluarte. L’accusa è per violazione della Costituzione nell’ambito della repressione delle manifestazioni in corso nel Paese sin dall’impeachment e arresto dell’ex presidente Pedro Castillo, costate almeno 21 morti.
Il presidente russo Vladimir Putin propone tregua di due giorni per Natale ortodosso. Zelensky, presidente ucraino, rifiuta e parla di pretesto per tentare di riorganizzazione dell’esercito di Mosca.
L’Ue chiede trasparenza alla Cina sui dati dei contagi Covid e sulla capacità del Paese di gestire l’epidemia. Ma Pechino non ci sta e accusa Ue di fare propaganda.
Resta candidato il Repubblicano Kevin McCarthy al decimo voto per eleggere lo Speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. Nella nona votazione McCarthy ha ottenuto 200 voti, mentre 17 sono andati all’altro Repubblicano Byron Donalds. il Democratico Hakeem Jeffries ha ottenuto tutte le 212 preferenze espresse dal suo partito con una maggioranza necessaria di 218 voti.
Sta destando sconcerto in Iran la condanna a morte in Iran di un disabile di 22 anni da parte di un tribunale della città di Zahedan per il suo sostegno alle proteste. L’accusa nei confronti di Mansour Dehmordeh, di etnia beluci, è di guerra e corruzione.
Il Parlamento del Venezuela (Assemblea nazionale) ha confermato Jorge Rodriguez, figura di primo piano del governo di Nicolas Maduro, nel ruolo di presidente.
È stato arrestato in Sudan Kidane Zekarias Habtemariam, tra i trafficanti di essere umani più ricercati al mondo.
Germania e Stati Uniti forniranno mezzi corazzati all’Ucraina, impegnata a respingere l’invasione russa. E’ quanto concordato dal cancelliere tedesco, Olaf Scholz, con il presidente degli Usa, Joe Biden, durante un colloquio telefonico. Intanto arriva a Kiev una batteria antiaerea e una promessa del Congresso Usa di 3 miliardi di dollari in armamenti.
Il sito del settimanale satirico francese “Charlie Hebdo” è stato vittima di un assalto informatico.
Raccogliere le voci dei protagonisti dalle varie parti del mondo e documentare i numeri reali inerenti ai grandi dossier e questioni d’attualità è il modo migliore e più serio per fare informazione. L’obiettivo finale è fornire gli strumenti ad ogni lettore e lettrice per farsi una propria opinione sui fatti che accadono a livello mondiale.