17 Maggio 2023 – Armenia e Azerbaigian il 25 maggio a Mosca per mediare la pace

17 Maggio 2023 – Armenia e Azerbaigian il 25 maggio a Mosca per mediare la pace

18 Maggio 2023 0

Il premier armeno Nikol Pashinyanil 25 maggio incontrerà a Mosca il presidente azero Ilham Aliyev. Lo ha annunciato il capo del governo di Erevan, sottolineando di aver “ricevuto da Mosca la proposta di tenere il 25 maggio un incontro trilaterale al più alto livello sotto la mediazione del presidente russo e l’ho accettata”.

Il capo di gabinetto del ministero del Lavoro e della Formazione professionale della Tunisia, Abdelkader el Jamali, ha partecipato ieri, presso la sede del ministero, a una sessione di lavoro dedicata alle competenze richieste dalle imprese italiane nel Paese nordafricano.

Se Eni non avesse scoperto il giacimento gasifero di Zohr nel Mediterraneo orientale, l’Egitto si troverebbe oggi in una posizione “molto difficile“. Lo afferma ad “Agenzia Nova” l’ambasciatore d’Egitto in Italia, Bassam Rady, per cinque anni portavoce del presidente della Repubblica, Abdel Fatah al Sisi.

La Moldova non utilizza più gas naturale o elettricità dalla Russia, dopo aver ridotto la sua dipendenza dall’inizio della guerra in Ucraina.

Diversi Paesi del Medio Oriente, indeboliti da conflitti armati, sono tra i più esposti e vulnerabili al riscaldamento globale ma sono di fatto esclusi dai finanziamenti internazionali per l’azione sul clima: è quanto emerge da una relazione congiunta presentata nelle ultime ore dal Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) e dalla Croce Rossa norvegese.

Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha avuto oggi un colloquio a Mosca con l’omologo dell’Uganda, Jeje Odongo. Come ha affermato lo stesso Lavrov nel corso di una conferenza stampa congiunta, al centro della conversazione è stata la crisi ucraina.

Una esplosione avrebbe causato l’incidente ferroviario in Crimea e il deragliamento di un treno merci che percorreva quella tratta di ferrovia.

La polizia di Gerusalemme si prepara a garantire la sicurezza alla Marcia delle Bandiere del Giorno di Gerusalemme di domani, anche per un potenziale lancio di razzi dalla Striscia di Gaza, anche se non si ritiene che un simile attacco sia probabile.

 

 

 

 

 

Redazione Strumenti Politici
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