11 Dicembre 2023 – Hasbro, terzo produttore di giocattoli al mondo licenzia il 17% della sua forza lavoro
La società statunitense Hasbro, il terzo produttore di giocattoli al mondo, ha annunciato il licenziamento di 1.100 dipendenti, pari al 17 per cento della forza lavoro totale, dopo che le vendite hanno continuato a stagnare nonostante l’avvicinarsi delle festività natalizie.
“Ho avuto un incontro positivo e produttivo con il presidente della Banca Mondiale Ajay Banga“. Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, giunto a Washington. Anche il Fondo Monetario Internazionale rinnova la collaborazione con Kiev.
Donald Trump domina nettamente i sondaggi tra gli elettori Repubblicani. Nell’ultimo rilevamento, Reuters/Ipsos, che misura l’indice di gradimento dei candidati del Gop tra i conservatori, il tycoon registra il 61 per cento di consensi.
Dopo quattro anni di rapporti sospesi per motivi di deterioramento delle relazioni bilaterali, il Brasile riprenderà l’importazione di energia elettrica dal Venezuela.
Il presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied, ha incontrato al palazzo di Cartagine il ministro della Giustizia, Leila Jaffal. L’incontro ha affrontato diversi temi, il più importante dei quali è “la necessità di una decisione definitiva entro un termine ragionevole in molti casi che sono rimasti bloccati per più di un decennio sotto falsi pretesti, e il ritardo continua, come il caso dei due martiri, Chokri Belaid e Mohamed Brahmi“.
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro e l’omologo della Guyana, Irfaan Ali, si riuniranno giovedì per discutere le divergenze territoriali riguardanti la sovranità sull’Essequibo.
Le forze russe hanno bombardato l’area di confine dell’oblast di Sumy 18 volte, per un totale di 70 esplosioni registrate nella regione.
“Utilizzamo solo armi legali”. E’ quanto sostiene l’Idf in risposta a un report del Washington Post, secondo il quale l’esecito israeliano avrebbe utilizzato proiettili al fosforo bianco durante un attacco nel sud del Libano.
Il leader militare del Niger, Omar Abdourahmane Tchiani, ha rifiutato di rilasciare il presidente deposto Mohamed Bazoum in cambio della revoca delle sanzioni imposte al Paese dalla Comunità economica dell’Africa occidentale (Cedeao).
Raccogliere le voci dei protagonisti dalle varie parti del mondo e documentare i numeri reali inerenti ai grandi dossier e questioni d’attualità è il modo migliore e più serio per fare informazione. L’obiettivo finale è fornire gli strumenti ad ogni lettore e lettrice per farsi una propria opinione sui fatti che accadono a livello mondiale.