Thailandia: chiusi i conti di cittadini innocenti per operazione anti-truffa. Ora preferiscono i contanti

Thailandia: chiusi i conti di cittadini innocenti per operazione anti-truffa. Ora preferiscono i contanti

29 Settembre 2025 0

Una vasta operazione anti-truffa delle autorità thailandesi ha portato alla chiusura improvvisa dei conti correnti di migliaia di cittadini estranei alle macchinazioni. Il caso ha generato l’effetto collaterale del timore diffuso nella popolazione e del ritiro dei soldi dai conti ancora aperti. Ora i thailandesi non si fidano più dei pagamenti elettronici e preferiscono il contante.

Truffe online in aumento vertiginoso

La Banca di Thailandia (BoT) è impegnata nel contrasto alle truffe digitali, che sono costate al Paese qualcosa come 98 miliardi di baht in un solo anno. Dal 2022 ci sono state più di un milione di denunce di frodi online alla polizia. Questo genere di crimini si è diffuso come effetto involontario della rapida adozione da parte di Bangkok della della finanza digitale, il sistema PromptPay, oggi usato da più del 70% dei thailandesi.

Il governatore della BoT Sethaput Suthiwartnarueput ha illustrato i dettagli delle operazioni in atto. Il grosso problema sono le tempistiche: i truffatori sono capaci di appropriarsi in pochi minuti i fondi dai conti correnti delle vittime, mentre a queste ultime occorrono fino a 18 ore per avere notifica delle sottrazioni. Finora le autorità thailandesi sono riuscite a eliminare le cosiddette “applicazioni succhiasoldi” e a intercettare oltre 2,8 milioni di conti dei ricettatori. Gli strumenti che usano sono il Registro Centrale delle Frodi (CFR) che serve a tracciare più rapidamente gli spostamenti di denaro sospetti, e il decreto di emergenza contro i crimini digitali che dà maggiori poteri di intervento alle autorità.

Il congelamento dei conti correnti

Due settimane fa, grazie a questi poteri di intervento le autorità hanno congelato migliaia di conti correnti in una vasta azione antifrode. Purtroppo si sono visti bloccare il conto nel giro di una notte anche moltissime persone innocenti. Oggi la Banca centrale sta cercando di limitare e sanare i risultati negativi dei nuovi strumenti operativi della Technology Crime Suppression Division (TCSD). Sono rimasti coinvolti cittadini di tutte le categorie, dagli impiegati ai pensionati, dai privati agli imprenditori. Molti si sono pubblicamente lamentati su Internet di non poter acquistare medicinali, di non poter fare la spesa né pagare gli stipendi ai dipendenti. Si è così scatenato il panico, con la corsa a ritirare quanti più contanti possibile. I negozianti che rifiutano pagamenti elettronici e accettano solo cartamoneta.

Oggi la gente è arrabbiata e teme il ripetersi di un caso del genere. La BoT ha promesso di sbloccare immediatamente i conti dei cittadini ingiustamente chiusi e di rivedere le sue pratiche. Il problema è che i soldi rubati possono fare anche parecchi passaggi attraverso conti diversi prima di finire nelle mani dei criminali. Quindi anche persone completamente al di fuori di queste macchinazioni possono risultare coinvolte in una delle fasi del reato. E i loro conti finiscono bloccati in quanto associati agli imbrogli, con la loro storia bancaria per sempre macchiata da un illecito che non hanno commesso.

La gente ora ha paura di tenere i soldi in banca

Sia i privati che i commercianti adesso hanno paura di accettare pagamenti elettronici. Vedono il rischio di ricevere somme da qualcuno che è soggetto senza sapere che costui è oggetto a indagini e di essere così associati ai suoi crimini. I giuristi thailandesi hanno bocciato le nuove pratiche delle autorità, perché violano i diritti fondamentali dei cittadini e i principi giuridici basilari. Gli avvocati mettono in guardia il sistema bancario dall’eventualità di essere denunciato a sua volta dalle persone innocenti a cui hanno bloccato il conto.

I risultati di un sondaggio della Suan Dusit University mostrano come più del 75% dei thailandesi siano “preoccupati” o “molto preoccupati” dalla possibilità di vedere i propri risparmi bloccati senza ricevere dalla banca nessun tipo di notifica o di avvertimento. Il 62% ha detto di avere fiducia nel fatto che il governo saprà proteggere gli innocenti dall’impatto del giro di vite dei truffatori, ma la grande maggioranza degli intervistati ha dichiarato che ritirerà i propri soldi e userà solamente contanti o che comunque ricorrerà a mezzi di pagamenti più sicuri e protetti.

Baht pesante e intervento della Banca centrale

Oltre al congelamento dei conti correnti, la Banca centrale ha fatto nei giorni scorsi un altro intervento di grossa portata sulla valuta nazionale. Ha rallentato i movimenti valutari, impedendo fluttuazioni troppo ampie. Il suo scopo è frenare un fenomeno che sta minacciando l’economia: il più grande rialzo del baht degli ultimi quattro anni. Una valuta così forte infatti è negativa per due elementi portanti della Thailandia, cioè le esportazioni e il turismo. Le ragioni dell’aumento del baht sono, fra le altre, il prezzo dell’oro e il suo commercio e il dollaro più debole. Come spiega la portavoce della BoT Chayawadee Chai-anant, la banca non prevede per ora di applicare una tassa sull’oro, perché una tale misura va prima discussa in modo approfondito a livello di governo e di principali attori del mercato.

Redazione Strumenti Politici
Redazione Strumenti Politici

Iscriviti alla newsletter di StrumentiPolitici