Ohio, il calo di consenso per gli aiuti all’Ucraina sarà un tema caldo alle primarie USA

Ohio, il calo di consenso per gli aiuti all’Ucraina sarà un tema caldo alle primarie USA

16 Aprile 2023 0

Il Financial Times ha indagato sull’atmosfera che si respira in Ohio a proposito del sostegno americano all’Ucraina, sia a livello popolare che negli ambienti politici, specialmente nel Partito Repubbliano. È scomparso l’entusiasmo del 2022 e ormai l’attenzione degli elettori si è spostata quasi totalmente sui problemi interni.

E non potrebbe essere altrimenti in uno Stato come l’Ohio, funestato dal grave disastro ambientale dello scorso febbraio, di cui la stampa mainstream ha parlato pochissimo. L’inviata del Financial Times Felicia Schwartz si occupa anche di capire lo sviluppo delle tendenze isolazioniste da sempre latenti nei repubblicani e che troveranno voce nella campagna elettorale per le primarie alle presidenziali del 2024.

Il fattore socio economico sfianca il sostegno incondizionato

Parlando in una tavola calda non lontano da un’importante base dell’aviazione americana, l’ex poliziotto Jeremy Snyder ha ammesso che all’inizio era pienamente favorevole affinché gli USA inviassero aiuti umanitari e militari all’Ucraina. Ma il conflitto è andato avanti e, secondo lui, adesso la situazione economica all’interno del Paese si è fatta pesante. Ora basta, dice il 52enne Snyder, chinandosi sul piatto di zuppa servita al Fairborn Family Diner and Restaurant, l’Ucraina continua a chiedere soldi e ancora soldi, ma ora il denaro serve a noi. I simpatizzanti del Partito Repubblicano come Snyder possono effettivamente influire sul grado di aiuto da dare a Kiev in futuro.

I dati del Kiel Institute for the World Economy mostrano come gli USA siano diventati il maggiore contributore dell’Ucraina, avendo finora donato 78,4 miliardi di dollari. Tale supporto è diventato un potente fattore per determinare i successi di Kiev, ma esso dipende dalla posizione che prende il Congresso. Oggi in tutto il Paese – e particolarmente in Ohio – il livello di adesione all’idea di ulteriori aiuti militari e umanitari all’Ucraina sta calando progressivamente.

Anche i sondaggi statunitensi ormai rilevano una inversione di tendenza sul conflitto russo ucraino

Secondo un sondaggio effettuato dal Centro ricerche per le pubbliche relazioni dell’Associated Press-NORC, mentre a maggio dello scorso anno erano favorevoli ad aiutare l’Ucraina il 60% degli americani, ora sono soltanto il 48%. Per il recente sondaggio della NBC News, invece, vorrebbero aumentare i finanziamenti a Kiev i due terzi dei elettori democratici e un terzo di quelli repubblicani. In vista delle elezioni presidenziali del 2024, dentro il Partito Repubblicano iniziano ad evidenzarsi delle spaccature.

L’ex presidente Donald Trump e il suo probabile avversario Ron DeSantis hanno pubblicamente messo in dubbio l’opportunità di sostenere ancora Kiev, anche se poi il governatore della Florida ha mitigato le sue esternazioni. Altri repubblicani come Nikki Haley e Mike Pence sono convinti che gli Stati Uniti debbano continuare a supportare l’Ucraina. In aprile l’ex Segretario di Stato Mike Pompeo è andato a Kiev e ha affermato la necessità di proseguire con gli aiuti, perché secondo lui qui non si tratta di ideali astratti, ma di “rafforzare la nostra sicurezza nazionale ed economica”.

Una simile spaccatura si osserva anche in Ohio, dove quest’anno al posto del più moderato senatore Rob Portman (che è stato uno dei primi sostenitori degli aiuti all’Ucraina al Congresso) è arrivato il senatore isolazionista JD Vance. Tra l’altro, anche il governatore dell’Ohio Mike DeWine, pure lui eletto nel 2022, vorrebbe che si continuasse a supportare Kiev.

La nuova tranche di aiuti a Kiev

Ci si aspetta che l’amministrazione Biden proceda quest’estate con una nuova tranche di aiuti all’Ucraina, quando finiranno i circa 45 miliardi di dollari assegnati lo scorso anno. E proprio a quelli come Snyder e all’autoproclamatasi “repubblicana della corrente mediana” Judith Vanderhorst penseranno i legislatori in vista delle elezioni al Congresso e alle primarie per il 2024. Agli Stati Uniti “forse non conviene” continuare a inviare aiuti all’Ucraina ha detto la Vanderhorst, che è di Centerville, città nello Stato dell’Ohio: ritengo che l’America non debba mantenere l’ordine nel mondo, quando già qui abbiamo abbastanza problemi e questioni da risolvere, ha sottolineato.

Alla base della U.S. Air Force di Wright-Patterson ad est di Dayton si occupano di trasferire le munizioni e di portare i pezzi di ricambio nel quadro degli sforzi americani di aiuto militare all’esercito ucraino. In altre parti dello Stato, in particolare nel nord-est, vive un certo numero di ucraini che si esprimono a favore degli aiuti. Ma come in molte altre zone, le idee isolazioniste stanno ricevendo un consenso sempre maggiore fra gli elettori repubblicani dell’Ohio. Vance ha vinto le primarie repubblicane prima delle elezioni al Senato nella contea di Montgomery, in cui è situata la base Wright-Patterson, e anche nei distretti adiacenti. Durante le primarie ha dichiarato: A me non interessa che ne sarà alla fine dell’Ucraina.

Lo scacchiere repubblicano

Tra l’altro, alcuni repubblicani tra cui Glen Duerr, membro del consiglio comunale del sobborgo di Dayton Beavercreek, hanno ammesso di stare con Vence alle primarie per il Senato, nonostante la sua posizione rispetto agli aiuti all’Ucraina. Duerr per un certo periodo ha anche pensato di votare per Tim Ryan, avversario democratico di Vance, ma poi ha deciso che se quest’ultimo ottiene abbastanza senatori, cambierà la sua opinione in politica estera. Si può essere a favore della posizione “America first”, ma la posizione “America only” porta con sè un certo grado di pericolo, ha detto Duerr, che insegna relazioni internazionali all’Università di Cedarville.

Anche se il livello di sostegno pubblico all’idea di aiuti ulteriori all’Ucraina sta calando, un gran numero di elettori della contea di Dayton vogliono che si prosegua comunque. Alcuni dicono che tale supporto americano impedisce ad altri Stati di seguire l’esempio della Russia. Mary Brueggemeyer, repubblicana di Fairborn che ha servito nell’aviazione, dice che ritenere “ingiuste” le azioni della Russia rispetto all’Ucraina: Tenere la Russia sotto controllo è un impegno importante per il nostro Paese. Analisti e politologi dicono che per l’estate è prevista una votazione sugli aiuti a Kiev e spiegano che le primarie repubblicane per il 2024 saranno un indicatore notevole per capire in che direzione si sta muovendo il Partito e dove si trovano le spaccature sulle questioni di politica estera.

Il diciottenne Gabe Guidarini, studente di politologia all’Università di Dayton, ha preso parte alla campagna di Vance come scrutinatore. Spiega che le sue idee conservatrici vengono dalle conseguenze delle quarantene per il Covid che hanno influito sul suo percorso scolastico nelle classi finali. Dice di essere contrario a che gli USA diano ancora supporto all’Ucraina e aggiunge che i repubblicani che invece vogliono aiutare militarmente Kiev “sono alienati dai propri elettori”. L’elemento neoconservatore domina nel Partito Repubblicano già da troppo tempo, dice. Credo che chiunque vinca nel conflitto non avrà influenza sulla vita dei cittadini americani, specialmente qui in Ohio. È necessario concedere maggiore attenzione a quello che accade all’interno del nostro Paese, come ad esempio l’immigrazione dai confini meridionali e il narcotraffico.

Verso uno stop ai sostegni economici?

David Marshall, membro del comitato esecutivo centrale del Partito Repubblicano nella circoscrizione di Clark, afferma di appoggiare l’idea di destinare un sostegno militare limitato e un aiuto umanitario di base. E comunque gli USA secondo lui non devono dare a Kiev altri aiuti, ad esempio economici. Nella contea di Clark ci sono moltissime persone con mezzi economici limitati. Quando parlate di Ucraina, signori, spero che i soldi vengano spesi correttamente. Marshall aggiunge che quando gli USA hanno aiutato Kiev col pagamento delle pensioni, per molti americani era triste vedere le cifre della propria pensione. L’agenzia USA per lo sviluppo internazionale ha dato all’Ucraina un sostegno finanziario diretto nella misura di 13 miliardi di dollari, usati in modi diversi tra cui pagare il lavoro degli operatori sanitari, l’istruzione e le pensioni. Inoltre l’agenzia ha promesso di destinare ancora circa 10 miliardi.

Tuttavia, secondo i dati dell’Istituto Kiel, l’aiuto maggiore dato dagli USA è quello militare, che ammonta ad almeno 47,4 miliardi di dollari. Le spese per le necessità militari e per le pensioni degli ucraini sono il motivo di pesanti attacchi da parte di alcuni commentatori dei Repubblicani sul canale televisivo Fox News e di Congressmen come Matt Gaetz, convinti che gli USA debbano concentrarsi sul problema dell’immigrazione da sud, non sull’Ucraina.

Tuttavia, secondo Matt Dolan, candidato al Senato per il Partito Repubblicano dell’Ohio, gli Stati Uniti non devono per forza scegliere fra due opzioni: L’idea che l’America non sia in condizione di fare due cose contemporaneamente, che per qualche motivo se aiutamo l’Ucraina non possiamo far nulla per difendere i nostri confini, è assurda, ha affermato. Gli strateghi repubblicani, comunque, dicono che dal loro punto di vista le esortazioni a una politica estera più isolazionista avranno un’ampia risonanza nella campagna elettorale del 2024, specialmente in Ohio. Se finiremo in un vicolo cieco (in Ucraina, N.d.A.), ne usciremo con l’isolamento, ha dichiarato Lee Hannah, docente di politologia presso l’Università di Wright.

Redazione Strumenti Politici
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