Malawi, elezioni generali: Lucia Annunziata a capo degli osservatori UE
Il 16 settembre si svolgeranno in Malawi le elezioni per rinnovare il Parlamento e scegliere il nuovo presidente. È in corsa l’attuale capo di Stato Lazarus Chakwera, in carica dal 2020, sfidato da due ex presidenti, dall’ex governatore della Banca Centrale e dal leader del partito di minoranza UDF.
Clima teso
Per il Malawi si tratta delle settime elezioni generali dal momento del passaggio alla democrazia multipartitica nel 1993. Dal 1964 era infatti rimasto al potere per trent’anni il partito unico del presidente Hastings Banda. Le precedenti elezioni non erano state serene: infatti la Corte Costituzionale annullò quelle del 2019, che avevano decretato la conferma del presidente Peter Mutharika, poi indisse per il 2020 nuove elezioni che lo videro sconfitto a favore dell’attuale presidente Chakwera.
A luglio è partita la campagna elettorale in un clima di tensioni e di violenze. Si sono verificati scontri fra i sostenitori di partiti rivali, con tafferugli e danneggiamenti alla cosa pubblica. Chakwera ha chiesto di “mantenere la pace” e di “non trasformare in anarchia” le poche settimane che mancano alla tornata elettorale. Al centro del dibattito oggi c’è la stagnazione economica. Il Paese è ancora afflitto da povertà estrema e dipende soprattutto da un settore agricolo in grave difficoltà.
Commissione elettorale sotto accusa
Da due settimane stanno manifestando gli attivisti di varie organizzazioni, riunite nel Concerned Citizens for Credible Elections. Secondo loro, i vertici istituzionali che presiedono allo svolgimento delle elezioni starebbero lavorando contro le opposizioni. Perciò ne chiedono la rimozione, ma la Commissione elettorale ha rigettato ogni accusa. La sua presidente Annabel Mtalimanja ha dichiarato che con la loro opera le elezioni saranno credibili e trasparenti e afferma di attenersi alla legge per fare in modo che vi sia un clima pacifico sia prima che dopo le votazioni.
Lucia Annunziata capo osservatore
A controllare la regolarità di svolgimento vi saranno gli osservatori di Bruxelles. Alla loro testa c’è Lucia Annunziata, ex presidente della RAI e dal 2024 eurodeputata del Partito Democratico. Guiderà infatti la Missione di Osservazione Elettorale dell’Unione Europea (EU EOM). Si è detta onorata di condurre tale iniziativa e ha ringraziato le autorità malawiane per l’invito che hanno fatto alla UE. Il 20 agosto ha incontrato la Commissione giuridica elettorale per discutere il ruolo dell’organo nell’assicurare giustizia e risoluzione delle contese con riguardo alle imminenti elezioni.
L’Annunziata è stata scelta come capo osservatore dall’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Kaja Kallas. La sua squadra è composta da 11 esperti, ai quali si affiancano 32 osservatori di breve termine e altri 28 di lungo termine. Questi ultimi vengono da ventiquattro Paesi membri dell’Unione e anche dalla Norvegia. Incontreranno i funzionari elettorali locali, i candidati e i rappresentanti dei partiti e dei media. Due giorni dopo la tornata, la EU EOM comunicherà in conferenza stampa le sue conclusioni, ma non avrà il potere di convalidare o meno le elezioni.

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