La campagna elettorale dell’Indonesia interessa molto anche a Washington

La campagna elettorale dell’Indonesia interessa molto anche a Washington

6 Novembre 2023 0

Nella terza democrazia più popolosa del mondo, il prossimo 14 febbraio più di 200 milioni di cittadini indonesiani saranno chiamati alle urne: si terranno infatti le elezioni politiche generali e anche quelle presidenziali, da cui uscirà il successore di Joko Widodo.

Si aspetta una lotta durissima fra i candidati: Prabowo Subianto del Partito del Movimento della Grande Indonesia, attuale ministro della Difesa; Ganjar Pranowo, ex governatore di Giava Centrale e appartenente al Partito Democratico Indonesiano di Lotta (PDI-P), attualmente al governo; l’ex governatore di Giacarta e politico filo-occidentale Anies Baswedan, coinvolto nella fornitura di armi ai combattenti papuani in Nuova Guinea.

Il gradimento nei sondaggi

Per sfruttare la popolarità del presidente in carica, Subianto ne ha nominato il figlio maggiore come suo vice, il 36enne Gibran Rakabuming Raka, sindaco di Surakarta. Ha potuto farlo solamente dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha acconsentito alla partecipazione di candidati al di sotto dei 40 anni, purché con esperienza di incarichi governativi.

Nei sondaggi Subianto risulterebbe comunque il più votato e avrebbe ovviamente l’appoggio (anche se non in modo manifesto) dello stesso Jokowi. Per la società Lembaga Survei Indonesia otterebbe il 34% delle preferenze, seguito da Pranowo con il 30% e infine Baswedan con il 22%. Sembra comunque che il fattore decisivo per la vittoria sia il sostegno del presidente Joko Widodo.

Le posizioni dei candidati

Prawovo Subianto è noto al pubblico occidentale perché lo scorso giugno ha presentato un piano di pace per il conflitto in Ucraina. Tale piano prevedeva anzitutto il cessate-il-fuoco, poi la creazione di una zona demilitarizzata di 15 chilometri e il dislocamento delle forze di peacekeeping dell’ONU lungo la linea di contatto. Inoltre le Nazioni Unite avrebbero dovuto organizzare un referendum nei territori contesi: ma nel programma non viene specificato esattamente quali. Gli esperti dicono che se a vincere sarà il suo rivale Ganjar Pranowo, allora si proseguirà sostanzialmente sul percorso tracciato dal presidente Widodo in carica da 9 anni. Pranowo vorrebbe un’Indonesia forte, sovrana e immune dalle influenze straniere.

È anche conosciuto anche per le sue posizioni critiche verso Israele. Infine c’è Baswedan, che simpatizza con l’Occidente e che potrebbe far entrare l’Indonesia nella sfera di influenza del QUAD, il Dialogo quadrilaterale di sicurezza nell’area indo-pacifica. Gli Stati Uniti vorrebbero che Giakarta diventasse partner di questo gruppo, di cui fanno parte insieme a India, Giappone e Australia. Fa la corte all’Indonesia pure l’AUKUS, il patto di sicurezza trilaterale che comprende gli Stati Uniti, l’Australia e il Regno Unito. Tentando l’Indonesia su due lati, gli USA cercano di portarla dalla loro parte nell’opera di contenimento – per meglio dire di contrasto – alla Cina nella sua stessa regione di pertinenza.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

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