Il Ghana sull’orlo del fallimento chiede la ristrutturazione del debito

Il Ghana sull’orlo del fallimento chiede la ristrutturazione del debito

13 Gennaio 2023 0

Il Ghana chiederà la ristrutturazione del suo debito attraverso il programma specifico del G20 Common Framework. A settembre 2022 il debito pubblico ghanese ammontava a circa 47,7 miliardi di dollari. Di essi 1,7 miliardi appartengono alla Cina e 1,9 ai Paesi del cosidetto Club di Parigi, il gruppo di organizzazioni finanziarie di 22 Stati (tra cui l’Italia) avente il ruolo di aiutare nel ripianamento del debito bilaterale del cosiddetto “Sud” del mondo. Poco prima delle feste il Ghana si era rivolto al Club di Parigi per avere rassicurazioni sulla possibilità di accedere al Common Framework allestito nel 2020 a seguito della pandemia. Questa procedura è a sua volta propedeutica all’adozione definitiva della sovvenzione da 3 miliardi di dollari del Fondo Monetario Internazionale, impostata lo scorso dicembre ma non ancora approvata.

Una spirale di crisi

Il Ghana è finito in una spirale di crisi che sta giungendo al suo culmine in queste settimane, col probabile pacchetto da 3 miliardi dell’FMI accompagnato da richieste di condono del debito. Il presidente Akufo-Addo ha parlato di una confluenza di forze maligne che si sono abbattute sul Paese. Dal 2000 al 2019 il PIL del Ghana era cresciuto a un tasso annuale del 6%: l’economia godeva di ottimi risultati grazie alle esportazioni di oro, petrolio e cacao, con una manodopera istruita e un buon livello di democrazia.

Al tempo stesso, però, i prestiti esteri si sono gonfiati troppo e il governo ha emesso obbligazioni per miliardi di dollari mentre saliva anche la spesa pubblica. Nel 2020 le chiusure da Covid in tutto il mondo hanno avuto un impatto gravemente negativo sulle esportazioni ghanesi e sulle rimesse degli emigrati, mentre il brusco aumento del costo dei generi alimentari dovuto alla crisi ucraina ha dato l’ennesima sferzata. A fine 2022 l’inflazione superava il 40%. Così, il governo non ha avuto altra scelta che dichiarare il default del debito sovrano e sospendere il pagamento degli obbligazionisti esterni e di molti prestatori bilaterali.

Condonare il debito

Sulla sua pagina Facebook, il politico e agronomo ghanese Michael Abu Sakara Foster, che era stato candidato alle presidenziali del 2012, ha postato un appello affinché il debito nazionale venga eliminato se non totalmente, almeno in “porzioni sostanziali”. Fra i motivi per accettare la sua proposta, Foster adduce da un lato l’impatto positivo che un gesto simile avrebbe su tutta l’economia africana e dall’altro la pessima pubblicità che il fallimento ghanese farebbe ai valori della democrazia e del libero mercato.

Per promuoverli, infatti, l’Occidente si è avvalso dei brillanti risultati economici che per molti anni il Ghana ha ottenuto e della sua adesione alla lotta al terrorismo integralista: se fallisce il Paese, quindi, falliscono anche democrazia e libero mercato.

Infine, Foster accusa l’Occidente di dare decine di miliardi di dollari per finanziare due settimane di guerra in Ucraina, ma la stessa quantità di aiuti riesce a prometterla all’Africa solo se spalmata su diversi anni. Secondo Foster, se quella dell’Ucraina è una guerra per la democrazia, allora lo è anche impedire che le economie africane falliscano.

Per condonare il debito ghanese basterebbe una parte delle cifre enormi regalate a Kiev per gli armamenti. Il Ghana chiederà comunque la ristrutturazione del debito mediante il programma del G20 Common Framework.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

Iscriviti alla newsletter di StrumentiPolitici