Biden cambia idea: niente invito nella NATO per Kiev

Biden cambia idea: niente invito nella NATO per Kiev

24 Novembre 2024 0

Il presidente americano Biden fa un passo indietro dopo aver dato l’okay al lancio dei missili ATACMS dentro il territorio russo. È appena uscita la notizia del suo ripensamento a proposito dell’invito ufficiale all’Ucraina a diventare il 33esimo membro della NATO.

Le ragioni del ripensamento

Dopo la presentazione del “piano per la vittoria” di Zelensky, l’amministrazione Biden aveva constatato la mancanza di un vero consenso da parte della NATO. Ma a fine ottobre la Casa Bianca aveva sciolto le riserve e aveva ritirato le sue obiezioni verso l’adesione di Kiev all’Alleanza Atlantica. Si riteneva inoltre che, qualora la vicepresidente Kamala Harris vincesse le elezioni, Washington avrebbe spinto ancora di più per lo status di membro effettivo. Oggi invece, con Trump presidente eletto e l’autorizzazione ai missili che ha generato più polemiche in Occidente che danni materiali in Russia, è arrivato il dietrofront. Secondo quanto riportato da Bloomberg, ufficialmente la colpa del ripensamento è dovuta alle scarse probabilità a breve termine di far entrare Kiev. E hanno considerato pure la reazione di Putin, per il quale l’ingresso dell’Ucraina nella NATO costituirebbe un casus belli.

Cosa vuole dare in compenso

Si è saputo anche che, al posto dell’invito nella NATO, Biden insiste sul progetto di concludere con Kiev un accordo bilaterale di sicurezza della durata di 10 anni. Al momento il testo del trattato è ancora in fase di definizione. Il capo dell’ufficio presidenziale di Zelensky Andrii Yermak ha già effettuato con l’amministrazione democratica la terza serie di negoziati al riguardo. Ciò si somma all’offerta fatta l’anno scorso dal G7 sulle garanzie di sicurezza e sugli aiuti militari per l’Ucraina, che intanto ha già siglato accordi del genere con oltre 20 Stati. Adesso lo scopo di Biden è di rafforzare il più possibile la posizione ucraina sul campo e in sede diplomatica, prima che gli subentri Trump a scompigliare tutti i piani e a bloccare l’elargizione di finanze e di armamenti a beneficio di Kiev.

I commenti del consigliere alla sicurezza di Trump

Ha commentato gli ultimi sviluppi anche il deputato della Florida Mike Waltz, designato da Trump come prossimo consigliere alla sicurezza nazionale. Ha definito il conflitto in Ucraina come un “tritacarne” e lo ha paragonato alla guerra di trincea vista nel Primo conflitto mondiale. Inoltre ha affermato che la decisione dell’amministrazione democratica di concedere agli ucraini l’uso degli ATACMS contro il territorio russo porta con sé il rischio concreto di escalation. Ha poi sottolineato come lo stesso Trump sia molto preoccupato di una possibile escalation e voglia trovare il modo di ristabilire la deterrenza e la pace. Secondo Walz, gli europei devono avere un ruolo centrale in questo processo.

Redazione Strumenti Politici
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