A 43 anni di distanza si scopre che rilascio americani in Iran nel 1980 fu ritardato per questioni politiche

A 43 anni di distanza si scopre che rilascio americani in Iran nel 1980 fu ritardato per questioni politiche

21 Marzo 2023 0

A quarantatre anni di distanza si scopre un inquietante risvolto circa il rilascio dei 52 americani tenuti in ostaggio per 444 giorni dall’Iran tra il 1979 e il 1980. La loro liberazione sarebbe stata ritardata dall’ex governatore repubblicano del Texas John B. Connally Jr. per minare la rielezione dell’allora presidente Jimmy Carter e favorire il successo di Ronald Reagan.

A confessarlo un ex esponente di rilievo del partito Repubblicano, Ben Barnes. Dopo aver custodito il segreto, per tutti questi anni, spiegando di sentirsi obbligato a ristabilire la verità dato che il 98/enne Carter è malato terminale di cancro. A raccontarlo il New York Times, ripercorrendo la vicenda. Ai temi fu invitato da Connally, suo mentore politico di lunga data, in una missione in Medio Oriente, realizzando solo successivamente che il vero scopo era sabotare la campagna di Carter. Quest’ultimo sapeva che aveva un’unica speranza per ottenere un secondo mandato: la liberazione degli ostaggi americani prima dell’Election Day.

Connally, è la sua versione, lo portò in una capitale mediorientale dopo l’altra quell’estate, incontrando una schiera di leader regionali per consegnare un messaggio chiaro da trasmettere all’Iran: non liberare gli ostaggi prima delle elezioni, Reagan vincerà e ti converrà. Al suo ritorno, Connally spiegò che William J. Casey, il presidente della campagna di Reagan, e in seguito al direttore della Cia. Dopo aver perso la nomination presidenziale a favore di Reagan, aveva deciso di aiutarlo così, perorando la sua causa per diventare poi segretario di stato o della difesa.

La storia deve sapere

La storia deve sapere che cosa è successo“, ha spiegato Barnes, che compirà 85 anni il mese prossimo. Barnes è stata una delle figure più importanti del Texas, il più giovane speaker della Camera di quello stato e in seguito vice governatore. Era una figura così influente che aiutò il giovane George W. Bush a entrare nella Guardia nazionale aerea del Texas piuttosto che rischiare di essere chiamato alla leva e inviato in Vietnam.

Confermare le sue rivelazioni dopo così tanto tempo è problematico, ammette il Nyt, tanto più che Connally, Casey e altre figure centrali sono morti da tempo e Barnes non ha diari o promemoria per corroborare il suo racconto. Ma d’altro canto non ha alcun motivo ovvio per inventare la storia e ha espresso trepidazione all’idea di renderla pubblica a causa della reazione dei colleghi democratici. Barnes comunque ha identificato quattro persone viventi cui ha confidato nel corso degli anni questa ricostruzione e tutte e quattro lo hanno confermato negli ultimi giorni.

Redazione Strumenti Politici
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