La Tunisia ospita il Salone della Green economy, un punto di svolta
Il Salone dell’economia verde, oggi e domani a Tunisi, dimostra la ferma volontà del Paese nordafricano di essere protagonista nella transizione ecologica. L’iniziativa, dedicata alla finanza responsabile e allo sviluppo sostenibile nella Green economy, organizzata dall’Unione tunisina dell’industria, commercio e artigianato (Utica) equiparabile a Confindustria, si propone come un vero e proprio punto di svolta.
Il Salone rappresenta un momento di incontro e di confronto per tutti coloro che credono in un futuro più sostenibile, unendo sotto lo stesso tetto imprenditori, istituzioni, esperti e cittadini. L’economia verde, al centro dei dibattiti, non è più una semplice opzione, ma una necessità. La Tunisia, come molti altri Paesi, sta affrontando le sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla scarsità delle risorse, in primis l’acqua. L’adozione di un modello economico sostenibile è quindi diventata una priorità assoluta per l’esecutivo tunisino.
Il futuro delle energie rinnovabili in Tunisia
Sfruttando il suo enorme potenziale solare, il Paese nordafricano può diventare un leader nell’energia rinnovabile, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e creando nuove opportunità economiche. Ma l’economia verde non riguarda solo l’energia. Si tratta di un approccio olistico che investe in settori chiave come l’agricoltura sostenibile, la gestione delle risorse idriche, l’edilizia eco-efficiente e la mobilità sostenibile, come ha sottolineato Abdel Salam Wad, membro dell’Ufficio esecutivo di Utica.
L’evento è un’opportunità unica per presentare le ultime innovazioni tecnologiche, per discutere di politiche e strumenti finanziari a sostegno della transizione ecologica e per costruire reti di collaborazione tra i diversi attori coinvolti, promettono gli organizzatori.
La transizione green
La Tunisia, con questo evento, dimostra di essere un Paese che guarda al futuro con ottimismo e che è pronto a cogliere le opportunità offerte dalla transizione green. Un futuro in cui prosperità economica e tutela ambientale non sono in contraddizione, ma si rafforzano a vicenda. L’organizzazione di eventi come il salone dell’economia verde è anche un chiaro segnale dell’impegno del Paese nordafricano nell’attrarre investitori interessati a progetti sostenibili, presentando le potenzialità economiche della Tunisia e creando un network tra imprese locali e internazionali.
Il governo tunisino ha messo in atto una serie di incentivi fiscali e agevolazioni per le imprese che decidono di investire nel Paese, rendendolo particolarmente attrattivo per gli investitori stranieri. La finanziaria 2025, che approderà presto all’Assemblea dei rappresentanti del popolo (Arp), introduce misure atte ad incentivare la creazione di startup ed investimenti, in particolare nei settori della decarbonizzazione, dell’economia verde, blu e circolare e delle energie rinnovabili. Agevolazioni fiscali verranno garantite a chi istituisce una startup o una società unipersonale per cercare di arginare il fenomeno dell’economia parallela, oltre a sgravi fiscali per quelle società che operano nel rafforzare la sostenibilità e la salvaguardia del patrimonio, degli ecosistemi naturali e l’ambiente.
Il riconoscimento internazionale dell’impegno tunisino
Al Salone sono presenti anche rappresentanti delle istituzioni internazionali ed europee. La Tunisia e l’Unione europea (Ue) stanno infatti intensificando la loro collaborazione in ambito di green economy. L’accordo di partenariato strategico globale siglato tra i due nel 2023 rappresenta un passo fondamentale in questa direzione. L’Ue ha stanziato ingenti fondi per sostenere la transizione energetica della Tunisia e lo sviluppo di un’economia più sostenibile.
Questi fondi sono destinati a progetti di efficienza energetica, sviluppo delle energie rinnovabili e protezione ambientale. L’UE promuove il trasferimento di tecnologie pulite e sostenibili verso la Tunisia, facilitando così la modernizzazione del settore industriale e la creazione di nuovi posti di lavoro. Sono previsti numerosi programmi di scambio per favorire la condivisione di conoscenze e buone pratiche tra esperti europei e tunisini in materia di economia verde. Le piccole e medie imprese tunisine che operano nel settore verde riceveranno un sostegno particolare, con l’obiettivo di rafforzare la loro competitività e favorire la creazione di nuove imprese innovative.
Tra i temi affrontati, anche quelli dei Big Data, intelligenza artificiale e sistemi predittivi per la transizione ecologica e la gestione degli effetti dei cambiamenti climatici, l’agricoltura 4.0 per massimizzare i rendimenti e proteggere le colture; così come l’estrazione urbana per recuperare materiali preziosi e critici dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Tavole rotonde affronteranno macroaree chiave: i rifiuti come risorse, bioenergia e agricoltura, la bioeconomia circolare e rigenerativa, igiene pubblica e del suolo.
Vanessa Tomassini è una giornalista pubblicista, corrispondente in Tunisia per Strumenti Politici. Nel 2016 ha fondato insieme ad accademici, attivisti e giornalisti “Speciale Libia, Centro di Ricerca sulle Questioni Libiche, la cui pubblicazione ha il pregio di attingere direttamente da fonti locali. Nel 2022, ha presentato al Senato il dossier “La nuova leadership della Libia, in mezzo al caos politico, c’è ancora speranza per le elezioni”, una raccolta di interviste a candidati presidenziali e leader sociali come sindaci e rappresentanti delle tribù.
Ha condotto il primo forum economico organizzato dall’Associazione Italo Libica per il Business e lo Sviluppo (ILBDA) che ha riunito istituzioni, comuni, banche, imprese e uomini d’affari da tre Paesi: Italia, Libia e Tunisia. Nel 2019, la sua prima esperienza in un teatro di conflitto, visitando Tripoli e Bengasi. Ha realizzato reportage sulla drammatica situazione dei campi profughi palestinesi e siriani in Libano, sui diritti dei minori e delle minoranze. Alla passione per il giornalismo investigativo, si aggiunge quella per l’arte, il cinema e la letteratura. È autrice di due libri e i suoi articoli sono apparsi su importanti quotidiani della stampa locale ed internazionale.