12 Luglio 2024 – Benjamin Netanyahu sempre più solo. Il 72% degli israeliani chiede le sue dimissioni

12 Luglio 2024 – Benjamin Netanyahu sempre più solo. Il 72% degli israeliani chiede le sue dimissioni

13 Luglio 2024 0

Secondo un sondaggio dell’emittente israeliana Channel 12, il 72% degli israeliani ritiene che il primo ministro Benjamin Netanyahu debba dimettersi a causa dei fallimenti del 7 ottobre. Di questi, il 44% ritiene che debba dimettersi immediatamente, mentre il 28% ritiene che dovrebbe dimettersi quando la guerra nella Striscia di Gaza sarà finita.

Le famiglie degli ostaggi americani sequestrati il 7 ottobre da Hamas hanno chiesto di incontrare privatamente e tutte insieme il premier israeliano  in occasione della sua visita a Washington in programma il 22 luglio.

Meta ha annunciato che rimuoverà le restrizioni imposte sugli account Facebook e Instagram dell’ex presidente Donald Trump in vista della Convention nazionale repubblicana della prossima settimana. “Nel valutare la nostra responsabilità nel consentire l’espressione politica, crediamo che il popolo americano dovrebbe essere in grado di ascoltare i candidati alla presidenza sulla stessa base“, ha affermato Meta.

Almeno 21 alunni sono stati uccisi e 69 feriti nel crollo di una scuola nella Nigeria centrale, secondo quanto dichiarato da un portavoce della Croce Rossa, Nuruddeen Hussain Magaji, il quale ha specificato che tutti i feriti sono ricoverati in ospedale.

La Turchia sta negoziando con Russia e Ucraina per rimettere in piedi l’accordo sull’export del grano, e la questione è stata discussa sia con Volodymyr Zelensky che con Vladimir Putin.

Due navi militari della Flotta del Pacifico, la Gromky e la Rezky, hanno fatto scalo al porto cinese di Zhanjiang per partecipare alle esercitazioni militari congiunte russo cinesi.

Secondo la Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung (Fas), due esperti hanno chiesto che almeno altri 80 caccia intercettori siano consegnati all’Ucraina nel breve termine. Berlino frena.

Il primo ministro polacco Donald Tusk e il suo governo di coalizione centrista hanno subito un’amara sconfitta in parlamento, dove una sottile maggioranza ha respinto la legge che avrebbe alleggerito la rigida norma anti-aborto.

 

 

Redazione Strumenti Politici
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