18 Novembre 2024 – Per ministro degli Esteri ucraino i missili a lungo raggio Usa potranno cambiare la situazione. Scettici gli analisi della Cnn
Il via libera degli Stati Uniti all’utilizzo di missili a lungo raggio per colpire obiettivi in Russia può cambiare la situazione. Lo ha detto il ministro ucraino degli Esteri, Andriy Sybiga, prima della riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Scetticismo è stato espresso dagli analisti della Cnn.
Israele continuerà a operare “militarmente” contro Hezbollah anche se venisse raggiunto un accordo di cessate il fuoco con il Libano. Ad affermarlo Benjamin Netanyahu.
Il segretario di stato americano Antony Blinken non avrà alcun impegno con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov durante il vertice del G20 in Brasile.
Cresce il malcontento tra i canadesi ei membri del Partito Liberale. Un recente sondaggio ha rivelato un calo significativo della popolarità del primo ministro canadese Justin Trudeau, segnalando un momento critico per il leader liberale. Per il 57% dei canadesi dovrebbe dimettersi.
Gli Stati dell’Ue sono stati colti di sorpresa dalla decisione dell’amministrazione americana di Joe Biden di autorizzare l’utilizzo di armi di lungo raggio in territorio russo. Da una parte gli Stati baltici, i Paesi Bassi e la Francia che si dicono a favore (seppur timidamente quest’ultima). Dall’altra la Germania che si dimostra molto scettica. Mentre sono contrari ad esempio l’Italia e l’Ungheria.
Il presidente del Paraguay, Santiago Pena, ha avuto una conversazione telefonica con il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump e ha affermato che con sua presidenza i due Paesi avranno legami ancora più stretti.
Il governo dell’Argentina ha firmato con riserva la dichiarazione finale dei leader del G20, dissociandosi dalle parti che si ricollegano alla cosiddetta “Agenda 2030”.
Nel conflitto in corso a Gaza c’è “una situazione apocalittica” con “il 70 per cento dei morti che sono bambini e donne” e “l’età più frequente delle vittime è 5 anni. Questa è una guerra contro i bambini“. La denuncia arriva dall’Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’Ue Josep Borrell.
Il numero dei soldati nordcoreani nella regione russa di Kursk secondo stime Usa ha superato le 11 mila unità.
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