11 Febbraio 2022 – Blinken promette “sostegno robusto” all’Ucraina contro la minaccia russa, prima del colloquio Biden-Putin. Afghanistan, rilasciati due giornalisti e una attivista. Recapitato a BoJo questionario dalla polizia

11 Febbraio 2022 – Blinken promette “sostegno robusto” all’Ucraina contro la minaccia russa, prima del colloquio Biden-Putin. Afghanistan, rilasciati due giornalisti e una attivista. Recapitato a BoJo questionario dalla polizia

12 Febbraio 2022 0

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha assicurato all’Ucraina il “robusto” sostegno degli Stati Uniti contro la minaccia “sempre più acuta” della Russia poche ore prima del colloquio Biden-Putin. Il capo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha annunciato che le repubbliche separatiste del Donbass saranno costrette a chiedere aiuto alla Russia. La Cia e le forze armate statunitensi avrebbero informato il governo federale e gli altri stati della Nato di un attacco russo in Ucraina già la prossima settimana, arrivando a indicare come giorno possibile mercoledì prossimo. Intanto gli Stati Uniti invieranno nei prossimi giorni altri 3.000 soldati in Polonia per rassicurare gli alleati della Nato.

L’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr) ha comunicato la liberazione dei due giornalisti stranieri, al lavoro per suo conto, che erano stati arrestati questo pomeriggio a Kabul insieme ai loro assistenti afghani, anch’essi tornati in libertà. Anche una militante femminista afghana, arrestata il mese scorso dopo aver partecipato a una manifestazione di protesta contro i talebani, è stata rilasciata oggi. Un portavoce dei talebani, Mohammad Naeem, ha accusato il presidente americano Joe Biden di “rubare” i soldi del popolo afgano, per la sua decisione di destinare metà dei 7 miliardi di dollari afgani congelati nelle banche Usa al risarcimento delle vittime dell’11 settembre 2001 che hanno intentato causa contro i talebani.

Un questionario è stato consegnato al primo ministro britannico Boris Johnson dalla polizia che indaga sulle accuse di violazioni del lockdown, il cosiddetto Partygate. Il 10 di Downing Street ha confermato questa sera che il primo ministro ha ricevuto la formulario dagli agenti della polizia metropolitana e ha affermato che “risponderà come richiesto”. La mossa significa che Johnson dovrà fornire una motivazione credibile sulle motivazioni della sua partecipazione a eventi organizzati durante le restrizioni per il coronavirus o affrontare una multa. 

Al momento, manifestazioni contro l’incarico di formare un nuovo esecutivo conferito a Fatih Bashagha dalla Camera dei rappresentanti di Tobruk, il parlamento che si riunisce nell’est del Paese, sono in corso a Tripoli e Misurata. 

Un tribunale canadese ha ordinato lo sgombero dell’Ambassador Bridge, vitale corridoio commerciale tra Canada e Usa bloccato da giorni dai “Convogli della libertà“, i camionisti che protestano contro l’obbligo di vaccino per i trasporti transfrontalieri deciso da Ottawa. E il premier canadese sottolinea come tutte le opzioni “sono sul tavolo” per mettere fine alla protesta.

La Commissione interamericana per i diritti umani (Iachr) ha denunciato e condannato “gravi violazioni del giusto processo e del diritto alla difesa” nelle cause giudiziarie in cui sono coinvolti una trentina di ‘prigionieri politici’ in Nicaragua. Allo stesso modo la Iachr, organismo parte dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa) basato a Washington, ha esortato in un comunicato le autorità nicaraguensi a “rilasciare immediatamente tutte le persone detenute nel contesto della crisi iniziata il 18 aprile 2018”.

In occasione del One Ocean Summit che si è concluso oggi a Brest i 27 Paesi membri dell’Unione europea hanno formato insieme ad altri 13 stati una coalizione destinata a realizzare un trattato la protezione ambientale degli oceani.

Iraq e Iran sono due Paesi legati da storia e cultura in comune, e come tali necessitano l’uno dell’altro. Lo ha detto Iraj Masjedi, l’ambasciatore iraniano a Baghdad, a margine della cerimonia del 43esimo anniversario della Rivoluzione islamica (1979) tenutasi oggi nella capitale irachena presso la rappresentanza diplomatica dell’Iran.

Quattro caccia Eurofighter dell’aeronautica militare spagnola sono atterrati oggi nella base di Graf Ignatievo, nel sud della Bulgaria, per unirsi alle missioni di deterrenza della Nato nell’ambito della crisi ucraina. I velivoli spagnoli, insieme ai Mig di produzione sovietica bulgari, svolgeranno missioni di air policing nello spazio aereo bulgaro fino alla fine del mese di marzo. 

Marco Fontana
marco.fontana

Iscriviti alla newsletter di StrumentiPolitici