1 Novembre 2022 – Benyamin Netanyahu torna al potere in Israele. Deficit pubblico per la Francia al 4,9%. Bolsonaro non riconosce vittoria Lula ma chiede stop rivolte

1 Novembre 2022 – Benyamin Netanyahu torna al potere in Israele. Deficit pubblico per la Francia al 4,9%. Bolsonaro non riconosce vittoria Lula ma chiede stop rivolte

2 Novembre 2022 0

La più alta affluenza alle urne da decenni in Israele riporta Benyamin Netanyahu al potere. La maggioranza a totale trazione di destra, che ha guidato in questo anno e qualche mese dall’opposizione, è accreditata dagli exit poll delle maggiori tv di 61/62 seggi su 120 alla Knesset, tanti quanti gli servono per governare il Paese. I primi risultati che arrivano dalle elezioni in Israele mostrano “un estremismo crescente” nello Stato ebraico, con l’estrema destra in forte aumento. E’ il commento del premier palestinese, Mohammed Shtayyeh, alla luce degli exit poll che hanno dato Sionismo Religioso a 14-15 seggi.

Il deficit pubblico della Francia nel 2022 dovrebbe essere leggermente inferiore al previsto, al 4,9% rispetto al 5% della stima precedente, nonostante le nuove spese per sostenere il potere d’acquisto. Lo rende noto il ministero delle Finanze francese.

Jair Bolsonaro rompe il silenzio ma non riconosce esplicitamente la vittoria di Luiz Inacio Lula da Silva e giustifica anzi le manifestazioni di protesta se “pacifiche” e purché non ricalchino “gli schemi di sinistra“. Teso ma con piglio sicuro, l’ex capitano dell’esercito ha pronunciato in serata un discorso secco e asciutto, denso di ambiguità. Il presidente uscente non ha citato mai il suo avversario ma ha affermato che “continuerà ad obbedire alla Costituzione“.

La crisi climatica e i finanziamenti per il clima saranno due dei temi al centro del vertice sul clima COP27 che si terrà a breve in Egitto. Lo ha dichiarato all’Efe il vice direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Bo Li. In un’intervista, Li ha specificato che questi due temi, così come il contributo economico che la FISM può dare alla regione caraibica, saranno discussi all’incontro, in programma dal 6 al 18 novembre

Il resto del mondo ci sta guardando“: così Joe Biden in un evento in Florida a sostegno di Charlie Crist, candidato dem alla carica di governatore contro l’uscente Ron DeSantis in quella che il presidente ha definito “una delle gare più importanti nel paese” nelle elezioni di Midterm, aggiungendo che la Florida “merita di meglio“. Biden ha ricordato che quando si incontrò con Emmanuel Macron e Boris Johnson assicurando che l'”America è tornata” si senti rispondere “per quanto?“.

L’Estonia e la Svezia intendono continuare e rafforzare la loro “collaborazione nei campi dell’energia e della Difesa“. Lo ha comunicato oggi il ministro degli Esteri estone Urmas Reinsalu dopo un incontro con il suo omologo svedese Tobias Billström.

La Banca centrale europea (Bce) dovrebbe “iniziare a ridurre” il proprio portafogli di titoli obbligazionari “all’inizio del prossimo anno”. E’ quanto affermato dal presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, nel corso di un’intervista che ha rilasciato con il governatore della Banca di Spagna, Pablo Hernandez de Cos, ai quotidiani “Frankfurter Allgemeine Zeitung” ed “El Pais“.

La spunta blu a pagamento, l’ultima idea di Elon Musk per Twitter. Il magnate, che ha appena acquistato il social per circa 44 miliardi di dollari, con un tweet (ovviamente) prospetta la rivoluzione che dovrebbe mettere tutti gli utenti più o meno sullo stesso piano. “L’attuale sistema dei signori e dei contadini di Twitter per chi ha o non ha la spunta blu è una stronzata. Potere al popolo! Blu per 8 dollari al mese“, scrive Musk.

Il governo federale intende scremare i “profitti accidentali” delle imprese che producono elettricità, con efficacia retroattiva dal primo settembre scorso, al fine di cofinanziare il freno al prezzo di questa energia, che in Germania entrerà in vigore da gennaio.

E’ iniziato al tribunale di Francoforte sul Meno il processo contro un islamista accusato di voler aderire allo Stato islamico. Secondo la procura, l’uomo aveva deciso di partire per la Siria al fine di essere addestrato dall’organizzazione terroristica all’uso di armi ed esplosivi da impiegare contro il governo di Damasco.

Il cosiddetto “blocco rosso“, formato dalle formazioni progressiste e ambientaliste, è in testa in Danimarca secondo i primi exit poll emessi a urne chiuse nel giorno delle elezioni parlamentari. La coalizione guadagnerebbe infatti 85 seggi nell’Assemblea nazionale superando il “blocco blu” delle forze di centrodestra. Quest’ultimo guadagna 73 seggi, sempre secondo gli exit poll dell’emittente radiotelevisiva pubblica “DR”. La maggioranza in Parlamento si ottiene con 90 seggi. I Socialdemocratici guadagnano, secondo le prime analisi di voto, il 23,1 per cento, mentre il Partito liberale ottiene il 13,5 per cento di preferenze e i conservatori il 5,5 per cento.

 

 

 

Marco Fontana
marco.fontana

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