1 Luglio 2023 – Joe Biden firma stretta per i raid con droni

1 Luglio 2023 – Joe Biden firma stretta per i raid con droni

2 Luglio 2023 0

Stretta di Joe Biden alle norme per i raid con droni. Secondo le nuove linee guida l’esercito e la Cia devono ottenere una autorizzazione preventiva da Biden per colpire un sospettato fuori da una zona di guerra convenzionale

La polizia croata sta cercando una persona che questa sera ha aperto il fuoco nella città di Sisak, uccidendo una persona e ferendone altre.

La delusione per la guerra in Ucraina avrebbe creato le condizioni per l’arruolamento di cittadini russi nella Cia. A sostenerlo il direttore dell’agenzia di 007 americani William Burns che ha parlato dei nuovi scenari in un interventi alla Ditchley Foundation, in Inghilterra.

Secondo i media dopo le indagini sono stati effettuati più di 200 arresti dalla polizia giudiziaria francese nell’ambito dei disordini legati alla morte di Nahel.

Migliaia di persone della diaspora iraniana, provenienti da tutta Europa, hanno protestato oggi a Parigi. Hanno ricevuto il sostegno dell’ex vicepresidente americano Mike Pence e dell’ex premier britannica Liz Truss contro il Governo di Teheran.

Il movimento di protesta contro la riforma giudiziaria proposta dal governo in Israele compie sei mesi. Riprende vigore anche la protesta nel 26/mo sabato consecutivo di manifestazioni. A scendere in piazza sono stati oltre 286 mila israeliani in tutto il Paese, 150 mila dei quali a Tel Aviv.

Dopo mesi di trattative è stato raggiunto un accordo di principio tra il Botswana e il gruppo sudafricano De Beers, la più grande compagnia di estrazione e di commercializzazione di diamanti grezzi del mondo.

Twitter ha cominciato a limitare il numero di tweet che gli utenti possono visualizzare ogni giorno. Per gli utenti verificati il limite sarà di 6mila, scenderà a 600 per gli account non verificati.

Il Presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa ha sottolineato il rapporto pubblicato sabato dal “difensore pubblico” sudafricano che lo scagiona da ogni addebito nello scandalo dei fondi nascosti in un divano.

In Macedonia del Nord ha suscitato clamore l’apertura di una vasta inchiesta a carico di una quindicina di persone e diverse società, compresi ex alti esponenti governativi, sospettati di abuso d’ufficio, truffa e riciclaggio di denaro nei progetti di realizzazione negli anni scorsi di 11 opere e monumenti, nell’ambito della riorganizzazione urbanistica della capitale Skopje. Tra gli indagati figurano anche un cittadino italiano e tre aziende del nostro paese.

 

 

Redazione Strumenti Politici
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