Miami Beach, scatta il coprifuoco dopo weekend di sangue nello Spring Break
Le autorità di Miami Beach si sono trovate costrette a dichiarare lo stato di emergenza e ad introdurre il coprifuoco per l’area di South Beach, da mezzanotte alle 6 di mattina di giovedì sino a lunedì, a seguito delle violenze esplose nel weekend, sfociate in due sparatorie sulla centralissima Ocean Drive. Ad annunciarlo è stato il sindaco Dan Gelber, sottolineando che “ciò che stiamo vedendo e osservando è semplicemente inaccettabile a tutti i livelli“.
Gli scontri in corso in Florida sono dovuti ai giovani che l’hanno invasa per lo spring break (le vacanze di primavera che si alternano nelle varie scuole americane da metà febbraio). Nel fine settimana sono stati impegnati 370 agenti per pattugliare le vie di Miei Beach ma non è sufficiente. Ernesto Rodriguez, portavoce del dipartimento di polizia di Miami Beach, denuncia come “gli agenti sono esausti. La festa deve finire. I funzionari della città devono intraprendere un’azione immediata e ferma per garantire la sicurezza degli agenti e dei residenti“. Gli scontri non sono una novità in questo periodo dell’anno in Florida, infatti anche l’hanno scorso a causa del caos e delle violenze per lo spring break era stato imposto il coprifuoco. Questa volta una delle sparatorie a Miami Beach ha portato al ferimento di cinque persone ferite.
“I detective – ha spiegato Rodriguez – stanno parlando con diverse persone per determinare cosa è successo nei momenti precedenti la sparatoria“, ha aggiunto. La scena di una delle sparatorie peraltro è stata filmata da Mitch Novick, proprietario dello Sherbrooke Hotel a South Beach, che alla Cnn ha rivelato di aver filmato la folla che ha reagito agli spari.
Nel video, si possono sentire distintamente degli spari mentre le persone corrono per mettersi in salvo mentre un gran numero di agenti di polizia si precipita verso la sparatoria. Ora i filmati sono al vaglio degli inquirenti per le indagini.
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