Donetsk colpita da munizioni a grappolo ucraine. Conferme da Human Rights Watch e NYT
Le Forze armate ucraine avrebbero lanciato da un sistema lanciarazzi multiplo due razzi con munizioni a grappolo contro la città di Donetsk alle 20:30 ora locale (le 18:30 in Italia) del 31 ottobre. Lo ha riferito l’ufficio di rappresentanza della repubblica popolare di Donetsk presso il Centro comune per il controllo e il coordinamento delle questioni relative ai crimini di guerra dell’Ucraina (Jccc).
L’ufficio di rappresentanza in una nota sul canale Telegram ha denunciato
E’ stato registrato un bombardamento da parte delle Forze armate ucraine in direzione della città di Donetsk alle 20:30.
Anche il sindaco di Donetsk, Alekseij Kulemzin, ha spiegato che ci sono disagi in tutte le zone della città e ha invitato i civili a non lasciare i rifugi. Secondo quanto riferito, tre dipendenti del quotidiano “Izvestija“, presumibilmente degli operatori video, sono rimasti feriti mentre lavoravano sulla scena del bombardamento a Donetsk. I tre sono stati trasferiti in ospedale. Si legge sul canale Telegram del quotidiano russo:
La troupe di ‘Izvestija’ è rimasta coinvolta mentre lavorava sulla scena del bombardamento a Donetsk. Tre operatori sono in ospedale.
Ormai è da oltre un mese che Kiev utilizzerebbe queste armi contro obiettivi civili
Già nella mattina del 15 ottobre nel distretto Kirovsky di Donetsk un bambino di 10 anni era rimasto ucciso a causa dell’esplosione di una submunizione di una bomba a grappolo. Il bambino si trovava nel giardino di casa sua, dove stava giocando. Nel corso della giornata sono diversi i quartieri di Donetsk colpiti da questo tipo di munizioni fornite dagli Stati Uniti all’Ucraina, dopo che Zelensky aveva promesso per iscritto che non sarebbero state impiegate su aree abitati da civili.
Ed è del 6 agosto la denuncia di un attacco sull’Università della Città riportata anche da media italiani come La Repubblica che riportano anche filmati.
Le conferme da Human Rights Watch e New York Times
Sarebbe stato ucciso da bombe a grappolo il delegato svizzero del Comitato internazionale della Croce rossa, morto lo scorso 2 ottobre a Donetsk, la città controllata dai ribelli separatisti filorussi nell’est dell’Ucraina. La conferma arriva dall’organizzazione Human Rights Watch e il New York Times. in un’inchiesta che proverebbe l’uso delle cosiddette “cluster bomb”, le bombe a grappolo, da parte dell’esercito di Kiev.
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