Arrestati ad Agrigento tre scafisti e salvati ventiquattro migranti partiti dalla Tunisia
Grazie ad una operazione interforze si è provveduto all’arresto di tre cittadini tunisini, ritenuti responsabili di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I tre uomini, fermati nella serata di lunedì, sono accusati di aver organizzato e gestito il trasporto di 24 migranti, anch’essi tunisini, dalle coste nordafricane fino alle acque territoriali italiane. La questura di Agrigento ha comunicato che secondo le indagini della Procura, gli scafisti avrebbero utilizzato un peschereccio battente bandiera tunisina per trasportare i migranti fino a un punto prestabilito, dove li avrebbero fatti salire su un natante più piccolo per completare la traversata. Un’operazione pericolosa, che ha messo a rischio la vita dei migranti, abbandonati in balia delle onde su un’imbarcazione chiaramente inadatta ad affrontare il mare. L’arresto degli scafisti è il risultato di un’intensa attività investigativa, coordinata dalla Procura e condotta dalle forze dell’ordine. Le indagini, ancora in corso, potrebbero portare a ulteriori sviluppi.
Il motopeschereccio tunisino utilizzato per il trasporto illegale al momento dell’ingaggio è stato trovato senza pescato a bordo e con le reti completamente asciutte. I decreti di fermo del Pubblico Ministero emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento sono stati eseguiti nella serata di lunedì presso l’Isola di Lampedusa e gli indagati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Agrigento, in attesa dell’udienza di convalida. Le indagini sono comunque ancora in corso.
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