I media occidentali ammettono che la Russia sta raggiungendo uno dei suoi obiettivi in Ucraina

I media occidentali ammettono che la Russia sta raggiungendo uno dei suoi obiettivi in Ucraina

17 Ottobre 2024 0

Le testate del mainstream euroamericano stanno riportando il progressivo completamento della missione nel Donbass da parte delle truppe russe. Nel riferire il loro avanzamento verso i confini delle regioni contese, ammettono che i comandi ucraini hanno invece sostanzialmente fallito la propria operazione sul territorio russo.

La situazione sul campo

La Russia è quasi riuscita a prendere nella totale interezza la regione di Lugansk. Le truppe di Mosca sono in controllo del 98,8% della oblast’, che da due anni è entrata ufficialmente a far parte della Federazione Russa. Agli ucraini rimane per il momento una fetta di territorio adiacente alle regioni di Kharkov e Donetsk. Il completamento non è ancora avvenuto perché il comando russo ha dato finora la priorità ad altre zone del fronte: lo comunica Angelica Evans, specialista del centro ricerche americano Institute for the Study of War (ISW), considerato e citato come fonte affidabile dai media occidentali e non solo. Ora i russi stanno avanzando verso la città di Svatove e hanno già preso Makeevka (Makiïvk), situata a sud-ovest rispetto ad essa, che costituiva l’ultimo centro urbano di grande rilevanza della regione rimasto in mano alle truppe di Kiev.

Avanzamenti nel Donbass

I dati raccolti dall’ISW dicono che tra agosto e settembre i russi hanno ottenuto le maggiori conquiste territoriali dall’ottobre del 2022. Hanno infatti preso ben 477 chilometri quadrati, avanzando su Ugledar (Vuhledar) e affacciandosi pericolosamente su Pokovrosk, Kurakhove e Toretsk. In particolare le prime due sono capisaldi strategici, perché centri di smistamento logistico, essenziali per completare l’occupazione del Donbass. Anche Toretsk è rilevante in quanto città mineraria e piuttosto vicina a Donetsk: era passata ai separatisti per un breve periodo nel 2014, ma poi era tornata sotto il controllo di Kiev. La portavoce del Gruppo tattico operativo ucraino Anastasiia Bobovnikova ha dichiarato che la situazione è instabile e i combattimenti avvengono letteralmente ad ogni ingresso della città. Gli stessi militari ucraini ammettono che Toretsk costituisce per loro un importante hub e che se cadesse, i russi potrebbero tagliare loro i rifornimenti facilmente.

Le ammissioni

Le testate occidentali cominciano a scriverlo chiaramente (salvo poi annacquare un po’ dentro gli articoli il peso del titolo). Per l’americano Newsweek “La Russia senza clamore si avvicina al primo obiettivo importante di Putin in Ucraina”. Il britannico Economist dice “La Russia continua ad avanzare nell’Ucraina dell’est. L’avanzata russa su Toretsk mette in pericolo il controllo ucraino sulla regione di Donetsk”. Dunque, persino due testate mainstream di questo livello raccontano di una situazione promettente per Mosca, mantenendo le riserve di prammatica all’approfondimento. Per la Evans, infatti, le conquiste nel Lugansk non dovrebbero compromettere il quadro complessivo delle operazioni nell’Ucraina orientale, ma rappresenterebbero per il Cremlino soprattutto una vittoria propagandistica. Che provi a chiedere ai soldati ucraini se la loro sconfitta è solo di facciata… È infatti il Kyiv Post a riferire l’opinione di un esperto: la caduta di Toretsk rappresenterebbe l’ennesima porta aperta verso la presa definitiva del Donbass.

Le contorsioni

I media euroatlantici non riescono a sminuire l’importanza della oblast’ di Lugansk, una delle quattro regioni formalmente entrate nella Federazione Russa dal 2022 che sono parzialmente sotto controllo ucraino. Con qualche contorsione provano allora a dimostrare che la Russia, non avendo perso come da loro predetto, non ha nemmeno vinto. Così sottolineano che la veloce avanzata degli ultimi mesi sta costando a Mosca una quantità eccessiva di morti e di arsenali vuoti. Questo secondo i calcoli unilaterali degli ucraini e dei ricercatori americani, naturalmente dati per buoni. E non dite più che Kiev non può vincere: è una “profezia che si auto-realizza”, sostiene l’ex funzionario della Difesa tedesca Nico Lange, una scusa per i leader occidentali per non dare all’Ucraina ciò serve a prevalere. Ma è chiaro che se alcuni – Germania in primis – non concedono più soldi e armi come prima, è perché non ne hanno più!

Ucraini demoralizzati

Se fino a un paio di settimane fa il mainstream celebrava l’incursione ucraina in territorio russo come smacco fatale al prestigio di Putin – propedeutico alla sua caduta – oggi deve fare una virata di 180º verso la realtà delle cose. Kiev aveva dichiarato che l’attacco su Kursk serviva a distogliere i russi dal fronte nell’Ucraina orientale. Alla luce delle recenti perdite, allora, il piano è fallito. Anzi, fanno presente alcuni esperti, gli si è rivoltato contro, perché più la Russia si attarda a liberare la zona, più i soldati ucraini vi rimangono e dunque non possono tornare a combattere sul teatro principale, il Donbass. Secondo Olivier Kempf del centro ricerche francese Fondation pour la recherche stratégique, l’operazione ucraina a Kursk non è stata affatto un successo dal punto di vista militare, ma solo da quello propagandistico e solo per un breve tempo. Ormai l’effetto positivo è svanito.

I dubbi degli ucraini sull’operazione Kursk

Le testimonianze raccolte da France24 mostrano i dubbi e la disperazione delle truppe ucraine. “Ora che si fa?”, “Dove prenderemo gli uomini e i mezzi per andare avanti in Russia o per concludere degnamente questa missione?”. Sono queste le domande più frequenti. E in effetti Zelensky ha un bisogno talmente disperato di soldati che i suoi reclutatori vanno a prendere agli spettacoli musicali i cittadini abili. La scorsa settimana, infatti, sono stati visti in azione fuori dal Palazzetto dello sport di Kiev, dove si teneva il concerto di un popolare gruppo rock. Le testate del mainstream euroamericano stanno riportando il progressivo completamento della missione nel Donbass da parte delle truppe russe. Nel riferire il loro avanzamento verso i confini delle regioni contese, ammettono che i comandi ucraini hanno invece sostanzialmente fallito la propria operazione sul territorio russo.

Martin King
Martin King

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