7 Febbraio 2022 – Macron e Putin allontanano la guerra, Biden e Olaf alimentano lo scontro. Preoccupazione internazionale per abolizione CSM tunisino. Stati Uniti e Giappone riducono i dazi sull’acciaio

7 Febbraio 2022 – Macron e Putin allontanano la guerra, Biden e Olaf alimentano lo scontro. Preoccupazione internazionale per abolizione CSM tunisino. Stati Uniti e Giappone riducono i dazi sull’acciaio

8 Febbraio 2022 0

Con Nato e Usa “il dialogo non è finito“, la Russia “continuerà a cercare risposte alle sue richieste chiave“, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin dopo i colloqui con il leader francese, Emmanuel Macron. “Abbiamo avuto una discussione che ha consentito di formulare una serie di proposte sulle quali credo di poter dire che ci siano elementi di convergenza fra la Russia e la Francia” così il presidente francese. Il presidente russo ha poi richiamato l’attenzione del suo omologo francese sulla riluttanza di Kiev a rispettare gli accordi di Minsk, durante il loro colloquio al Cremlino. A gettare benzina sul fuoco ci hanno pensato però Usa e Germania ribadendo ch in caso di invasione russa dell’Ucraina, “non ci sarà più Nord Stream2“. A ribadirlo, nella conferenza stampa al termine dell’incontro a Washington con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, è stato il presidente americano Joe Biden.

Gli Stati Uniti hanno espresso “profonda preoccupazione” per lo scioglimento del Consiglio superiore della magistratura da parte del presidente tunisino Kais Saied. La mossa e’ stata condannata anche dai giudici del Paese maghrebino, che l’hanno definita “illegale“, sostenendo che non ha i poteri per farlo. 

Gli Stati Uniti e il Giappone hanno raggiunto un accordo per mettere fine ai dazi sull’acciaio imposti da Donald Trump. In base all’accordo gli Usa elimineranno le tariffe del 25% su un determinato ammontare, circa 625 tonnellate, di prodotti dell’acciaio provenienti dal Giappone mentre Tokyo si impegna a “combattere la capacità in eccesso” di acciaio. L’intesa non riguarda le importazioni di alluminio, sulle quali continuano a pesare dazi del 10%. 

Peter Thiel, uno dei volti più noti della Silicon Valley e co-fondatore di Paypal, si appresta a lasciare il consiglio di amministrazione di Meta, nel quale siede dal 2005, dopo l’assemblea annuale di maggio. Lo annuncia Meta. Secondo indiscrezioni, il miliardario della Silicon Valley intende concentrarsi sulle elezioni di metà mandato che ritiene cruciali per cambiare la direzione del paese. Thiel intende sostenere i candidati che sostengono l’agenda dell’ex presidente Donald Trump, che ha appoggiato nel 2016.

Decine di donne hanno inscenato una protesta di fronte al Parlamento contro la sospensione di un ritiro di yoga denunciato come “indecente” dai conservatori. L’organizzatrice Eman al-Husseinan ha riferito di non aver ricevuto il permesso dalle autorità ed è stata quindi costretta a rinviare l’iniziativa, all’indomani dell’attacco di un deputato nei confronti di un’attività “pericolosa“.

L’economia dell’area euro sta recuperando rapidamente con il pil che ha raggiunto i suoi livelli pre-crisi alla fine dello scorso anno. Lo afferma il Fmi sottolineando che il recupero è legato all’elevato livello di vaccinazione e alle forti politiche di sostegno all’economia. Il pil di Eurolandia è stimato crescere quest’anno del 3,9% e il prossimo del 2,5%, per poi aumentare dell’1,7% l’anno successivo.

Gli Stati Uniti hanno accusato l’azienda cinese Hytera di aver tentato di rubare dal 2003 segreti industriali alla compagnia di tecnologia per le comunicazioni mobili Motorola. Il dipartimento di Giustizia ha formalmente incriminato la società di telecomunicazioni, che produce radiotrasmettitori e sistemi radio, di aver assunto negli anni ex dipendenti di Motorola con lo scopo di rubare informazioni legati alla tecnologia mobile adottata tra il 2007 e il 2020.

Un’intesa con l’Iran sul suo programma nucleare e’ possibile ma bisogna concluderla in fretta alla luce dei progressi raggiunti da Teheran. Il Dipartimento di Stato Usa ha spiegato: “Un accordo che affronti le preoccupazioni principali di tutte le parti è in vista, ma se non verrà raggiunto nelle prossime settimane, gli attuali progressi nucleari iraniani ci renderanno impossibile tornare al Jcpoa“.

Nel fine settimana appena trascorso sono stati registrati 17 omicidi nell’area che comprende i cantoni di Guayaquil, Duran e Samborondan, in Ecuador. Lo riferisce il quotidiano “El Comercio“. Spaccio di droga e assassinii su commissione sono per gli inquirenti i principali moventi per i crimini violenti.

Marco Fontana
marco.fontana

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