12 Agosto 2024 – Portavoce Trump bacchetta Ue per intromissione nelle elezioni presidenziali. Intanto gli Usa minacciano l’Iran se fornirà missili a Mosca per proteggersi
L’Unione europea “dovrebbe farsi gli affari propri” invece di cercare di intromettersi nelle elezioni presidenziali statunitensi. Lo ha scritto su X Steven Cheung, portavoce del candidato repubblicano Donald Trump. Cheung ha così risposto al commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, che ha avvertito Musk in una lettera che Bruxelles monitora la pubblicazione di contenuti che incitano all’odio in X e gli ha ricordato, in vista dell’intervista a Trump, che non è esente dal rispettare la legge.
L’Iran deve aspettarsi gravi conseguenze se deciderà di fornire centinaia di missili balistici alla Russia.
Sarebbero almeno 10 le persone morte a causa di un attacco israeliano sulla parte orientale di Khan Younis.
L’FBI ha confermato di aver aperto un’indagine sul presunto hackeraggio di documenti sensibili del comitato elettorale di di Trump, che lo stesso ex presidente ha attribuito all’Iran.
Un giovane mascherato che indossava un elmetto e un gilet antiproiettile ha accoltellato e ferito almeno cinque persone, una delle quali in modo grave, prima di essere ucciso nel giardino di una moschea a Eskisehir, nel nord-ovest della Turchia, hanno riferito i media locali.
Nabil Amar, ministro degli Esteri della Tunisia, ha ribadito che la soluzione politica per la Libia deve essere intralibica in un quadro di consenso e leadership libica sotto gli auspici delle Nazioni Unite, riaffermando la posizione già espressa dal presidente della Repubblica, Kais Saied.
Nicolas Maduro, presidente del Venezuela, ha annunciato in un discorso lungo più di due ore, la creazione del Consiglio per la sicurezza informatica.
Il procuratore generale del Venezuela ha riferito che è di 25 morti e 192 feriti il bilancio dei disordini post elezione Maduro in Venezuela.
Gli Stati Uniti negano di aver offerto amnistia al presidente venezuelano.
Più di 96.000 sudanesi si sono rifugiati nella vicina Libia da quando, nell’aprile dello scorso anno, sono iniziati i combattimenti in Sudan tra le forze dell’esercito e il gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF), ha riferito l’International Rescue Committee (IRC).
Le forze armate ucraine hanno il pieno controllo di Sudzha, centro dell’omonimo distretto della regione di Kursk. La cittadina è il primo capoluogo distrettuale russo a cadere in mani ucraine.
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