Commercio estero di Taiwan tra alti e bassi: carne di maiale, CPTPP, Iowa

Commercio estero di Taiwan tra alti e bassi: carne di maiale, CPTPP, Iowa

30 Novembre 2024 0

Per uno Stato a riconoscimento limitato come Taiwan è molto importante sviluppare i rapporti commerciali con quanti più Paesi possibili. E ultimamente Taipei ha ricevuto sia ottime notizie che delusioni.

Export di carne di maiale

Il governo taiwanese si è impegnato molto negli ultimi anni per ridare alla produzione nazionale di carne suina la possibilità di esportare. Dopo aver condotto trattative con diversi Paesi a partire dal 2020, sono arrivati due accordi. Il primo con le Filippine sull’export di carne di maiale fresca o congelata e il secondo recentissimo con Singapore, dove da quindici anni non importavano la carne di maiale fresca di Taiwan. In particolare, l’Agenzia alimentare di Singapore ha approvato l’import dei prodotti della compagnia taiwanese Cha I Shan Foods, che è stata sottoposta a rigorosi controlli. L’azienda ha ottenuto la certificazione HACCP, ovvero il protocollo sull’igiene e la sicurezza del settore alimentare. Il Ministero dell’Agricoltura ha dichiarato che sta lavorando con la controparte singaporiana per avere l’okay all’import da altre aziende.

Per portare questo settore di Taiwan al livello degli standard internazionali, il ministero aveva iniziato a promuovere la certificazione HACCP dei mattatoi già dal dicembre 2020. Oggi ad averla ottenuta sono 11 mattatoi suini e 17 avicoli. A questo scopo il governo ha fatto molti sforzi per liberare il Paese dalle tre principali forme di patologie di origine suina: la peste suina africana, la malattia di piede e bocca e la peste suina classica. Come dichiarato in questi giorni dal Ministero dell’Agricoltura, per completare l’obiettivo manca soltanto l’approvazione dell’assemblea annuale dell’Organizzazione mondiale della sanità animale prevista per il prossimo maggio. L’ente dovrà decidere sullo status di debellazione a Taiwan della peste suina classica.

Import dall’Iowa

Taiwan è anche una forte importatrice di generi alimentari. Uno dei suoi partner principali è costituito dagli USA e soprattutto dallo Stato dello Iowa, per il quale è il tredicesimo partner commerciale per volume di affari. In particolare, per quanto riguarda l’import della soia è l’ottavo cliente per importanza dell’Iowa. Nei giorni scorsi si è conclusa la visita ufficiale della delegazione di questo Stato americano, guidata dal vice segretario all’Agricoltura Grant Menke. Oltre che a Taipei, si sono recati anche a Tokyo e a Osaka, in Giappone. A questo proposito, Menke ha affermato: Mercati forti e stabili che dipendono molto dalle importazioni di cibo e di prodotti agricoli necessitano e apprezzano l’affidabilità e la qualità superiore della carne e dei beni dell’Iowa.

Delusioni dal Pacifico

Il 28 novembre si è chiuso a Vancouver il vertice della commissione del CPTPP (Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership) ossia l’Accordo globale e progressivo per il partenariato transpacifico. Vi ha preso parte anche Taiwan, ma con un esito negativo. I suoi rappresentati hanno espresso “profondo rammarico e delusione” per il mancato consenso sull’inizio del processo di adesione all’Accordo. Il motivo sembra essere di natura politica, con alcuni Stati membri che hanno voluto evitare di trattare la questione per non irritare il loro principale partner commerciale, che è la Repubblica Popolare Cinese.

Anche Pechino ha inoltrato la sua richiesta di diventare membro del CPTPP, ma al tempo stesso si è opposta all’adesione di Taipei. Attualmente il blocco conta 11 Stati: Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malaysia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam. A fine 2024 entrerà a farne parte anche il Regno Unito, mentre al summit di Vancouver si è deciso di ammettere la Costa Rica. Quest’ultima ne aveva fatto richiesta quasi un anno dopo Taiwan, la cui istanza è stata un’altra volta ignorata. A detta dei rappresentati taiwanesi, il loro Paese ha già implementato le riforme di adeguamento del commercio estero ai parametri dettati dal CPTPP, ma considerazioni politiche relative alla Cina le impediscono di procedere.

Redazione Strumenti Politici
Redazione Strumenti Politici

Iscriviti alla newsletter di StrumentiPolitici