23 Gennaio 2022 – Assalto ebrei estremisti contro palestinesi, Governo israeliano li condanna. Iniziato il processo tra Sarah Paulin e il NYT che fisserà confini diffamazione. Romania prende tempo su crisi ucraina

23 Gennaio 2022 – Assalto ebrei estremisti contro palestinesi, Governo israeliano li condanna. Iniziato il processo tra Sarah Paulin e il NYT che fisserà confini diffamazione. Romania prende tempo su crisi ucraina

24 Gennaio 2022 0

Un’organizzata azione di un gruppo terroristico“. Così, senza mezzi termini, il ministro della Sicurezza pubblica, Omer Barlev, ha definito l’attacco di venerdi’ scorso da parte di ebrei estremisti contro attivisti di sinistra israeliani e palestinesi nel nord della Cisgiordania. Intanto il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, ha incontrato questa sera il ministro palestinese degli Affari civili, Hussein al-Sheikh. A renderlo noto è stato quest’ultimo con un tweet: “Questa sera ho incontrato il ministro degli Esteri, Yair Lapid, e abbiamo affrontato diverse questioni politiche e discusso di relazioni bilaterali“, si legge. E’ il primo incontro di Lapid con un esponente della classe dirigente palestinese.

Fino a che punto un giornale si puó spingere nell’attaccare un politico, una personalità pubblica o il potente di turno senza incappare nel reato di diffamazione. Questa la posta in gioco nella corte federale di Manhattan dove inizia l’atteso processo contro il New York Times, accusato di calunnia dall’ex governatrice dell’Alaska ed ex reginetta dei Tea Party, Sarah Palin.

La Romania attualmente non intende entrare in alcun conflitto armato, anche se dovrà essere pronta alle conseguenze di possibili scontri al confine ucraino. Lo ha detto il ministro della Difesa romeno Vasile Dincu, secondo il quale a Bucarest le autorità non si aspettano al momento lo scoppio di una guerra in Ucraina.

Il presidente armeno Armen Sarkissian ha annunciato a sorpresa le sue dimissioni dopo circa quattro anni da Presidente della Repubblica.

La dottoressa cubana Daymara Helen Perez Alabedra, rapita dieci giorni fa da una banda armata haitiana nel sobborgo di Martissant, vicino a Port au Prince, è stata liberata stamattina dai suoi rapitori. Lo ha reso noto l’Ambasciata di Cuba ad Haiti. Non si sa, riferisce il portale di notizie Haiti24.net, se per il suo rilascio sia stato pagato un riscatto che era stato fissato prima in un milione di dollari e poi ridotto a 100.000.

E’ salito ad almeno 135 morti il bilancio degli scontri in corso nel nord-est della Siria tra miliziani dell’Isis e forze curdo-siriane nei pressi di una prigione, attaccata giovedì scorso dall’organizzazione islamica dove sono detenuti migliaia di miliziani dell’Isis.

Una quarta dose di vaccino contro il Covid-19 somministrata agli over 60 anni ha dimostrato come questi siano tre volte più resistenti a malattie gravi rispetto alle persone della stessa fascia di età che hanno effettuato tre dosi. Lo ha affermato il ministero della Salute israeliano secondo quanto riferito dal quotidiano Haaretz.

Alcuni manifestanti hanno preso d’assalto a Bruxelles la sede del Servizio europeo per l’azione esterna, Eeas. Le immagini di alcuni testimoni oculari rilanciare su Twitter mostrano diverse persone, alcune con passamontagna mentre lanciano oggetti contro la sede Eeas lanciando oggetti e rompendo le vetrate di ingresso. Nella capitale belga si è tenuta una manifestazione contro le restrizioni sanitarie.

Continua il braccio di ferro tra la Russia e l’Occidente sul destino dell’Ucraina. Il Regno Unito ha denunciato un presunto piano di Mosca per sovvertire il governo di Kiev e insediare un leader vicino al Cremlino. Accuse che la Russia ha prontamente respinto, incolpando i paesi della Nato di voler aumentare le tensioni. L’ex deputato ucraino Yevheniy Murayev, indicato dal Regno Unito come il possibile uomo di Mosca per rovesciare l’attuale governo di Kiev, ha definito le accuse mosse dal Regno Unito “ridicole e divertenti”. 

L’Unione patriottica del Kurdistan (Puk), formazione socialdemocratica e nazionalista, ha deciso di nominare all’unanimita’ l’attuale presidente dell’Iraq Barham Salih per un secondo mandato.

L’uscita della Francia dalla Nato sarebbe una “follia” oltre che un “grande regalo” alla Russia. Lo ha detto il sottosegretario di Stato francese per gli Affari europei Clement Beaune in una intervista all’emittente radiofonica “Europe1“. “L’Unione Europea deve instaurare un dialogo diretto con la Russia per l’architettura della sicurezza in Europa“:ha proseguito Beaune.

Il ministro degli Esteri dell’Oman Badr al Busaidi ha ricevuto a Mascate l’omologo egiziano Sameh Shoukry durante la 15esima sessione del Comitato congiunto tra i due Paesi. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa egiziana “Mena”, secondo la quale le due parti hanno deciso di creare un fondo dal valore di 100 milioni di dollari e volto a favorire lo scambio commerciale ed evitare la doppia imposizione fiscale.

Nel corso della giornata di ieri hanno avuto luogo in Mali e in diversi paesi dell’Africa occidentale e centrale numerose manifestazioni contro le sanzioni imposte il 10 gennaio scorso ai danni del Mali dalla Comunità dei Paesi dell’Africa Occidentale (Cedeao). Migranti maliani hanno organizzato raduni dinanzi alle ambasciate anche in vari paesi europei e in Nord America.

La Spagna invierá quattro caccia Eurofighter in Bulgaria il mese prossimo nel contesto delle crescenti tensioni con la Russia per la crisi in Ucraina. 

Un uomo accusato di aver distrutto una statua dell’ayatollah Khomeini è stato arrestato dalla polizia iraniana nella località di Ardestan.

Il governo israeliano ha approvato oggi l’avvio di un’indagine statale sull’acquisto di sottomarini e altre navi da guerra dalla Germania. Lo scandalo riguarda l’acquisto da due miliardi di dollari di navi militari dalla Thyssenkrupp tedesca che ha coinvolto alcuni dei più stretti collaboratori dell’ex premier Bejamin Netanyahu.

I soldati ribelli hanno preso il controllo della caserma militare Lamizana Sangoule a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, chiedendo riforme dell’esercito e cure migliori per i soldati e le famiglie dei feriti. Tra le richieste vi sono anche un aumento della forza lavoro nella battaglia contro gli estremisti e una migliore assistenza ai feriti e alle famiglie dei morti. I soldati ribelli vogliono anche sostituire la gerarchia militare e dell’intelligence.

Marco Fontana
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