27 Settembre 2022 – Nord Stream, grossa perdita di gas tra Danimarca e Svezia. Referendum Donbass, vince il sì all’annessione. Zelensky torna a chiedere l’esclusione della Russia da tutte le organizzazioni internazionali. Cina esprime preoccupazione per vittoria del centrodestra in Italia

27 Settembre 2022 – Nord Stream, grossa perdita di gas tra Danimarca e Svezia. Referendum Donbass, vince il sì all’annessione. Zelensky torna a chiedere l’esclusione della Russia da tutte le organizzazioni internazionali. Cina esprime preoccupazione per vittoria del centrodestra in Italia

28 Settembre 2022 0

La “significativa” perdita di pressione registrata in entrambi i condotti del gasdotto Nord Stream permette di affermare con certezza che la perdita di gas è stata causata da danni fisici. Lo fa sapere la compagnia Nord Stream Ag, operatrice del gasdotto, segnalando che i danni sono localizzati nelle Zone economiche esclusive, rispettivamente, di Danimarca e Svezia. Al momento, fa ancora sapere la compagnia, “non è possibile stimare il tempo necessario per ripristinare il gasdotto“. Intanto la Cia avrebbe avvertito la Germania nella scorsa estate di possibili attacchi contro i gasdotti Nord Stream 1 e 2: è quanto pubblica il settimanale tedesco Der Spiegel

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso in collegamento con la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha invitato la comunità internazionale a “privare la Russia della sua appartenenza permanente al Consiglio di sicurezza dell’Onu e ad escluderla da tutte le organizzazioni internazionali“. 

Anche a Donetsk, la quarta regione in cui si sono tenuti “referendum” organizzati dagli occupanti russi sull’annessione alla Federazione, il sì ha vinto in maniera plebiscitaria. Il risultato scontato e’ stato annunciato dalle autorità separatiste e prorusse della regione dell’Est dell’Ucraina, con un risultato del 99,23% di sì all’annessione. Tutte e quattro le regioni ucraine occupate in cui sono stati organizzati questi referendum hanno quindi votato per l’annessione: oltre a quella di Donetsk, sono le regioni meridionali di Zaporizhzhia e Kherson e l’altra orientale di Lugansk. 

La Cina auspica che il futuro governo italiano non lasci che l’attuale atmosfera politica danneggi la cooperazione con Pechino. Lo scrive la testata ufficiale cinese “Global Times“, in un editoriale centrato sull’ipotesi che la coalizione di centrodestra possa, come caldeggiato da Meloni, non rinnovare l’accordo della Nuova via della seta (Belt and road initiaitve, Bri) stretto nel 2019. Intanto l’ambasciatore di Pechino all’Onu, Zhang Jun, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina rimarca “La posizione della Cina rimane coerente: sovranità e integrità territoriale di ogni paese devono essere rispettate, i principi della Carta Onu devono essere rispettati“.

Il ministero degli Esteri della Polonia ha invitato i cittadini ad abbandonare la Russia ed evitarla come destinazione di nuovi viaggi. “Si avvertono i cittadini della Polonia che si trovano in Russia di lasciate il territorio con mezzi commerciali e privati“, si legge in una nota. 

Il Fondo Monetario Internazionale ha puntato il dito contro il nuovo piano finanziario d’emergenza britannico, avvertendo che “pacchetti fiscali ampi e non mirati” potrebbero aumentare le “disuguaglianze in Gran Bretagna e minare la politica monetaria“. Il Fondo ha esortato le autorità del Regno Unito a prendere in considerazione la possibilità di fornire un sostegno più mirato alle famiglie e alle imprese, invece di tagli fiscali consistenti e di un forte aumento della spesa pubblica. 

I giganti di Wall Street dovranno pagare alle autorità americane 1,1 miliardi di dollari in sanzioni per non aver monitorato l’uso di app per messaggini criptati, quali WhatsApp, da parte dei loro dipendenti. Lo riportano i media americani. Fra le 16 banche colpite dalla Sec ci sono Goldman Sachs, Citigroup, Merrill Lynch e Bank of America.

Il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammad bin Salman, ha acquisito ulteriori poteri diventando primo ministro del regno. Bin Salman, da tempo leader “de facto” del Paese petrolifero, è stato formalmente nominato primo ministro da un decreto del re Salman, suo padre. In Arabia saudita, il re è il capo dello stato e anche del governo. Prima della nomina di oggi, Mohammad bin Salman era già il vice primo ministro e ministro della Difesa

 

Marco Fontana
marco.fontana

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